La famiglia, dono di Dio – Festa della Sacra Famiglia

La famiglia, dono di Dio – Festa della Sacra Famiglia

Sin dalle origini dell’umanità, il Creatore ha pensato la famiglia come la protagonista privilegiata e insostituibile della storia della salvezza.  

È per tale motivo che la famiglia è il primo dono che Dio vuole fare a ciascuno di noi, e ciò è testimoniato dal fatto che nessuno può nascere se non c’è il concorso di un uomo e di una donna, nonostante certa scienza e alcune ideologie del nostro tempo tentino di affermare il contrario.

Dio non ha pensato l’uomo in solitudine. L’ha pensato in comunione di vita e di amore, ad immagine della sua natura divina, ed è per questo motivo che ha voluto la famiglia come “luogo naturale e primario” in cui nascere, crescere e sviluppare le numerose potenzialità scritte nella natura di ognuno.

La famiglia è per certi versi come il terreno di cui il seme ha bisogno per diventare una pianta capace di produrre molti frutti. Il seme trae la sua vita dalla terra, così come la persona umana trae la sua vita dalla famiglia.

È questo un grande mistero, che nasce dal cuore di Dio e che noi dobbiamo custodire e affermare con coraggio.

Se oggi molti uomini e donne, giovani e meno giovani, sono inquieti, disorientati, confusi, non di rado anche disperati, è perché la famiglia non è quella che Dio vorrebbe che fosse. Il peccato è entrato con violenza in essa e sta lentamente uccidendo l’amore di molti sposi.

Per di più il cattivo Erode si è acculturato, ha aperto numerose Facoltà universitarie nel campo del sapere, controlla quasi in toto i canali di informazione e di formazione, e sa diffondere con grande astuzia le sue teorie che distruggono la famiglia, perché la sganciano da Dio.

Dire che Cristo sia inutile, tanto ci sono altre vie per conoscere la verità ed avere la vita, per essere felici e superare le prove di ogni giorno, è iniettare veleno di morte nei cuori e nelle menti. Eppure sono molti che lo fanno con intelligenza sopraffina.

Oggi vi è una cultura che non aiuta la famiglia ad essere dono di Dio per l’umanità intera, ed è per tale motivo che il cristiano deve, con sapienza teologica, demolire i principi falsi su cui tale cultura si fonda.

Ma prima di tutto bisogna che ogni battezzato porti il Vangelo nella famiglia e la famiglia nel Vangelo. È necessario che “la parola di Cristo abiti nel cuore di genitori e figli nella sua ricchezza affinché ci si istruisca e ammonisca con ogni sapienza al fine di allontanare la pretesa di poter fare a meno di nostro Signore” (cf. Col 3,16).

È lo sganciamento da Cristo, vera Vite, che dilania oggi l’umanità. Per ogni famiglia vale, “sic et simpliciter”, quanto Gesù disse nel Cenacolo ai suoi Apostoli:

«Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla» (Gv 15,5).

La famiglia vive se rimane legata indissolubilmente al suo Creatore e Redentore, attraverso la via dell’obbedienza alla sua volontà, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, senza eccezione alcuna.

Appena ci si sgancia da Dio, si instaura un processo di sofferenza, che interessa tutti i componenti del nucleo familiare e cresce sempre più, tanto da minare l’intera società e la stessa Chiesa nelle sue fondamenta.

Custodiamo la famiglia, la sua vocazione e la sua missione che nella storia della salvezza sono altissime, uniche, insostituibili. Imitiamo San Giuseppe e svegliamoci dal sonno con prontezza per salvare i piccoli, gli adolescenti e i giovani da questo diluvio di malvagità che li sta investendo ai nostri giorni.

Se avremo fede, Erode non vincerà. Ma se ci lasceremo confondere dalla falsità che oggi intesse la nostra cultura scristianizzata, molti saranno coloro che periranno per colpa nostra.

Ci aiutino Gesù, Giuseppe e Maria e ci sorreggano in ogni momento della nostra vita.

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