Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé (Gv 19,26-27).
Nel Cenacolo Gesù aveva dato il suo Corpo e il suo Sangue come nutrimento dei suoi discepoli, e per mezzo loro, della Chiesa intera, ha dato loro tutto se stesso.
Ora dalla croce dona al discepolo che egli amava la Madre sua, gliela dona come sua vera Madre, gliela dona perché sia lui a donarla ad ogni uomo.
La salvezza infatti è completa quando un uomo possiede questi due grandi doni: il Corpo e il Sangue di Gesù assieme alla Madre sua. Se uno di questi due doni manca, manca anche il vero discepolo di Gesù. Gesù e la Madre sua sono una cosa sola, Gesù, la Madre e il discepolo devono divenire una cosa sola.
La Vergine Maria non appartiene alla devozione del discepolo, appartiene alla sua essenza, appartiene alla sua essenza come la madre appartiene all’essenza di un uomo. L’essenza poi si deve trasformare in amore, in devozione, in compagnia, in vita comune, infatti Giovanni la prende con sé nella sua casa. La devozione può essere anche fuori della propria casa, l’essenza è parte di un uomo, parte vitale, non accidentale, non secondaria, non effimera, non saltuaria.
Ai piedi della croce la Vergine Maria è costituita vera Madre di ogni discepolo, Madre per generazione mistica e spirituale, vera Madre della Redenzione.
Gesù sulla croce si spoglia di tutte le cose più care e le dona all’uomo. Prima è stato spogliato dagli altri delle sue vesti e sono state donate ai soldati, ora è Lui stesso che si spoglia di sua Madre ed anche del suo Discepolo, del discepolo che Lui amava e dona la Madre al Discepolo e il Discepolo alla Madre.
Nasce la nuova coppia dell’umanità rinnovata e santa. Questa Nuova Coppia è anche fondata su una relazione nuova: relazione di maternità e di figliolanza. Da questa nuova coppia deve nascere la vita nuova sulla terra, non attraverso la generazione secondo la carne, bensì attraverso la generazione secondo lo spirito, nello Spirito Santo. Attraverso l’amore materno e filiale, di Maria e di Giovanni, di Maria e di ogni altro discepolo del Signore, la vita nuova, per opera dello Spirito Santo, dovrà nascere sulla nostra terra.
Spieghiamo il concetto: La vita secondo la carne si diffonde sulla terra attraverso la coppia che è composta di un uomo e di una donna, che si uniscono in matrimonio e fanno una nuova famiglia. La vita secondo lo spirito, per generazione dello Spirito Santo, deve nascere da quest’unico amore spirituale, santo, casto, purissimo, santissimo, tra la Madre e il figlio.
Ogni discepolo di Gesù dovrà formare con la sua Madre questa Nuova Coppia di amore sponsale spirituale. Più grande è l’amore del discepolo per la Madre e più figli secondo lo spirito, nello Spirito Santo, saranno generati al Padre nostro celeste.
È spiritualmente sterile ogni discepolo del Signore che non ama in modo indicibile la sua Madre Celeste, la Madre di Gesù, la Donna, la Nuova Eva. Madre e discepolo sono la Nuova Coppia, sono la Coppia infinita, dalla quale nasce la vita secondo lo Spirito, nello Spirito Santo, sulla nostra terra. Dove questa coppia non si forma, c’è solo sterilità spirituale.
Capire cosa Gesù ha fatto dalla Croce, da Crocifisso è di somma importanza se si vuole comprendere il mistero della Redenzione, dalla Croce Gesù crea l’umanità nuova.
Nella prima creazione la coppia era formata da un uomo e da una donna, da uno sposo e da una sposa uniti nel vincolo indissolubile del matrimonio. Questa prima creazione non è stata abolita, questa prima creazione rimane, ma risanata dalla grazia, guarita dalle ferite del peccato. Questa prima creazione presiede all’ordine naturale delle cose.
Ma c’è una nuova creazione e una nuova coppia che presiede all’ordine soprannaturale, spirituale della vita. Questa nuova coppia è nell’ordine di un uomo e di una donna, non più come sposo e sposa, bensì come Madre e figlio, che sempre devono camminare insieme. È nella loro mirabile unità, è nell’accogliere con sé della Madre da parte del discepolo che nasce la nuova vita sulla terra, vita spirituale, non fisica, vita soprannaturale, non terrena.
Ogni qualvolta questa nuova coppia di Madre e di Figlio si forma lì nasce la vita soprannaturale nel mondo. Dove questa coppia non si forma, dove il discepolo non prende con sé la Madre, lì nessuna vita soprannaturale mai sorgerà sulla nostra terra. È questo il sublime del nuovo mistero creato da Gesù Crocifisso.
Tutto allora sta nell’amore purissimo, intensissimo, castissimo, verginale, esclusivo del discepolo per la Madre: in questo amore è la vita del mondo oggi e sempre, senza questo amore mai nessun uomo sarà generato quale figlio di Dio.
Questo, in un certo senso, significa “Madre della Redenzione”: la Vergine Maria è la Madre, che per opera dello Spirito Santo, deve generare ogni uomo quale figlio di Dio e per quest’opera occorre la Vergine Maria, lo Spirito Santo, il discepolo.
Il discepolo mette la parola, lo Spirito Santo la grazia, la Vergine Maria il suo mistico seno. Questa verità può essere solo meditata sarà lo Spirito Santo a renderla comprensibile al cuore.
Autore: don Giuseppe Comi (profilo twitter – profilo facebook)
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