L’amore che conquista

L’amore che conquista

Gesù è Re crocifisso che conquista i suoi sudditi non con le spade, i fucili, le bombe, i carrarmati e i missili, ma con l’amore sconfinato, invincibile, eterno, umano e divino al tempo stesso, che lo caratterizza e lo rende l’unico Salvatore e Redentore dell’uomo.

Egli ha scelto di dare la vita per noi, di farsi olocausto di obbedienza al Padre celeste per la nostra salvezza, di versare il suo sangue per lavare le nostre colpe ed effondere su di noi il suo Santo Spirito che può farci, se lo vogliamo, nuove creature. Non si è ribellato dinanzi alle ingiurie, alle percosse, alle accuse infamanti, alle costanti provocazioni di quanti avrebbero voluto impedirgli di compiere la sua missione.

Ha pagato di persona il prezzo del nostro riscatto. Ci ha visti gregge smarrito, prede facili dei lupi e delle bestie feroci ed è venuto in nostro soccorso, lasciandosi inchiodare sulla croce, con mitezza e umiltà, per celebrare la Pasqua della nostra Redenzione.

Sul Calvario l’amore di Dio ha raggiunto la sua massima espressione, oltre la quale non si poteva andare. L’Innocente è morto per i peccatori, il Giusto per gli ingiusti, il Creatore per la creatura.

Il Figlio dell’Altissimo ha steso le braccia sulla croce per avvolgerci con la sua misericordia che spera contro ogni speranza affinché facciamo ammenda dei nostri peccati e ci convertiamo veramente.

Come il buon ladrone, che chiede perdono e difende il Redentore da quanti lo bestemmiano e lo accusano di odiare l’uomo, anche noi dovremmo riconoscere in Gesù crocifisso l’unico nostro Salvatore, il nostro Re e Pastore a cui consegnare la nostra vita, senza nulla tenere per noi.

Come lui dovremmo, anche noi, prostrarci dinanzi all’Amore che mai viene meno e che ci cerca giorno e notte per liberarci dall’antica schiavitù e portarci un giorno con sé nella gioia eterna del Paradiso.

Sinceramente penso che meditare più spesso la Passione di Gesù, mettendoci in preghiera e leggendo con attenzione quanto il testo sacro riporta degli ultimi istanti – dolorosissimi – della sua vita, ci aiuterebbe moltissimo a diventare cristiani autentici che vivono il Vangelo e non solo lo annunciano a parole.

Ci aiuterebbe a lasciarci conquistare dall’amore di Dio e a deciderci una volta per tutte di essere suoi, veramente suoi. Con tutta probabilità intenerirebbe i nostri cuori ancora troppo induriti perché invischiati nelle cose umane e farebbe chiarezza nelle nostre menti che sono affollate da orgoglio e molta stoltezza.

Tutti dobbiamo volgere lo sguardo verso Gesù crocifisso. Lui che ci ama di eterno amore e ci chiede di “amarci gli uni gli altri come lui ha amato noi” (cf. Gv 15,9-17). Lui che ci invita a credere nel grande mistero della Redenzione per divenire partecipi dei suoi frutti e al tempo stesso per dare la vita affinché essa si compia fino alla fine dei tempi.

Oggi, nella nostra società scristianizzata e non di rado atea e immanentista, noi cristiani dobbiamo scegliere di divenire un sol cuore e una sola vita con Gesù crocifisso e risorto perché Lui, attraverso di noi, possa ancora conquistare molte anime con il suo amore che diventa nostro.

Siamo noi i soldati di Cristo, il suo esercito che deve combattere l’ardua battaglia contro i Principati e le Potestà di questo mondo di tenebra (cf. Ef 6,10-20), coloro che devono rimanere inchiodati sulla croce della perfetta obbedienza al Vangelo perché un’abbondante effusione di Spirito Santo inondi ancora oggi la Chiesa e l’umanità intera.

Se ci limitiamo a vivere un cristianesimo devozionalistico, senza grandi slanci di santità, separato dal Vangelo, non serviamo né a Dio né agli uomini. Non serviamo a Cristo perché non gli permettiamo di manifestare al mondo la potenza redentiva del suo amore che conquista e guarisce.  

Noi cristiani, e nessun altro, possiamo e dobbiamo essere trasparenza viva di Gesù Signore. Lui ha bisogno di noi e noi non dobbiamo voltargli le spalle, se veramente lo amiamo e se vogliamo davvero il nostro e altrui bene.

Che la Vergine Maria, che più di tutti ha contemplato con occhi di Spirito Santo il suo divin Figlio sul Calvario, ci doni un cuore puro che si lasci conquistare dall’amore di Dio e diventi capace a sua volta di battere all’unisono con il cuore di Cristo per la salvezza di tanti nostri fratelli e sorelle che il Signore ci dona come nostri compagni di viaggio nel pellegrinaggio verso la Patria eterna.

Clicca sul link seguente per la Liturgia della Solennità di Cristo Re dell’Universo (C)