Vincere la stanchezza

Vincere la stanchezza

La stanchezza fa parte della vita di tutti noi, credenti e non credenti, perché è legata alla nostra condizione umana, assai fragile e sottoposta alla legge del limite.

Non abbiamo infatti forze inesauribili e dobbiamo di tanto in tanto riprendere fiato, riposarci quanto necessario per poi riprendere il cammino. Stancarsi pertanto non è peccato. È piuttosto dimensione obbligata del nostro essere che è umano e non divino.

Del resto il Creatore anche per questo ha voluto il settimo giorno, la Domenica, come giorno di riposo e la notte come tempo propizio per recuperare le energie nell’arco delle 24 ore di una giornata. Rispettare i ritmi da Lui stabiliti, e scritti da Lui stesso nella nostra natura, è regola di saggezza oltre che vera e propria obbedienza alla sua santa volontà.

È via per lavorare con più frutto, per custodire la serenità e persino per evitare di ammalarsi di malattie psicofisiche.

Se oggi si è stressati e facilmente irritabili, è anche a motivo di un mancato equilibrio che bisognerebbe invece custodire sia per l’anima che per il corpo, una mancata obbedienza alla sapienza celeste che ci invita a non pretendere di superare il limite che il nostro corpo e la nostra mente portano in sé.

Tuttavia vi è una stanchezza pericolosa che potrebbe vincerci ed è la stanchezza spirituale. Questa potrebbe aumentare a dismisura e avere la meglio nella nostra vita a causa della difficoltà della missione che ci è stata affidata.

Noi annunciamo il Vangelo nel mondo e molti rimangono indifferenti, altri ci deridono, altri possono anche arrivare a perseguitarci. Noi vorremmo che tutti potessero assaporare l’amore di Dio e l’azione sanante della sua grazia, e invece ci si scontra con cuori induriti e menti di bronzo con cui diventa assai difficile il dialogo tanto che spesso sperimentiamo una sorta di incomunicabilità tra noi e chi abbiamo dinanzi, nonostante tutte le nostre buone intenzioni.

Ecco allora che in questa situazione il Tentatore ci tormenta insieme ai suoi alleati, angeli e uomini, con pensieri del tipo: “Ma lascia stare…non puoi tu cambiare il mondo…non vale la pena che ti affanni, tanto poi non ottieni nulla…sei un povero illuso…non ti ascolterà nessuno…goditi la vita e lascia stare la Chiesa, i Sacerdoti, i Vescovi e i Papi…aggiornati e fatti furbo…”.

Sono alcuni pensieri, ve ne sono altri, che potrebbero entrare nel nostro cuore e renderci tutto molto complicato, fino addirittura a farci ritirare dal campo di battaglia (cf. 1 Re 19,4).

Ma è chiaro che questo non deve accadere, se vogliamo essere discepoli di Gesù.

Nei momenti di difficoltà e sofferenza dobbiamo reagire, mettendo in sinergia la nostra buona volontà e la grazia di Dio. La nostra cioè deve essere una reazione sostenuta e rinvigorita dalla fede che deve da un lato radicarci nella certezza che il Signore non abbandona mai quanti vogliono fare la sua volontà, anche se li fa passare attraverso il crogiuolo della sofferenza, e dall’altro deve diventare preghiera incessante e fiduciosa che scuote le fondamenta del Cielo.

Con la preghiera i Santi sono riusciti a vincere la stanchezza spirituale. L’hanno conosciuta, e questo non è peccato, ma l’hanno affrontata e sconfitta con determinazione. Così noi possiamo e dobbiamo fare, perché il Signore ha bisogno di noi e con lui tanti nostri fratelli e sorelle che attendono di conoscere Cristo per mezzo nostro.

I momenti di stanchezza spirituale e di sofferenza devono essere per noi un trampolino di lancio e non momenti bui che vediamo semplicemente nel loro aspetto negativo, umanamente parlando. Sono anch’essi parte di un mistero che è scritto per noi e che dobbiamo ancora realizzare del tutto.

E poi non dimentichiamo che la stanchezza spirituale si vince anche con l’Eucaristia che è molto di più che una focaccia di pane e un orcio di acqua. Essa è il Corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, la Sorgente zampillante da cui scaturisce ogni grazia necessaria per fare sempre e fino in fondo la volontà di Dio.

Coraggio allora! Rialziamoci tutti se siamo stanchi, e confidiamo nell’amore di Dio che supera sempre le nostre aspettative e ci ricolma dei suoi beni.

Ci aiuti la Vergine Maria, nostra Madre e Regina, e interceda per noi presso il suo divin Figlio.

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