Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce – Pentecoste (C)

Vieni Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce – Pentecoste (C)

Un testo che ci aiuta a comprendere bene quanto sia per noi necessario lo Spirito Santo è la Sequenza che si legge in tutte le Chiese il giorno di Pentecoste, prima della proclamazione del Vangelo. Pertanto è opportuno riflettere su di essa – seppur brevemente – al fine di porre in evidenza alcune verità necessarie per il nostro più grande bene spirituale.

Va detto anzitutto che la Sequenza è una stupenda preghiera. Non è cioè una poesia che recitiamo e che ci lascia nel nostro mondo. È una via potente che ci permette di entrare in comunione con la terza Persona della Santissima Trinità! Ci eleva in Dio. Ciò non è poco, se ci pensiamo.

Con la Sequenza invochiamo lo Spirito Santo e gli chiediamo di venire ad abitare in noi, di mandare dal cielo un raggio della sua luce. Sarà essa a diradare le tenebre che ci impediscono di vedere la volontà di Dio e di superare ogni possibile condizionamento che viene dal di dentro di noi o dalla storia che viviamo.

Lo Spirito Santo è Consolatore perfetto, Ospite dolce dell’anima, dolcissimo Sollievo. Se gli permettiamo di vivere e agire in noi – e questo avviene solo se abbiamo fede e viviamo nello stato di grazia –, lui ci consola nelle nostre afflizioni, ci fa sperimentare la dolcezza del suo amore ed è il nostro sollievo nei momenti più difficili della nostra giornata.

La pace e l’armonia interiore sono da Lui, sono suoi frutti e suoi doni, e non si possono ottenere senza la sua azione efficace in noi e su di noi. Chi pensa di vivere nella pace mettendo da parte lo Spirito Santo è in grande errore. E purtroppo sono tanti oggi coloro che hanno questi pensieri nella nostra società, che vive un diffuso ateismo pratico, rivestito spesso di religiosità o pseudo-spiritualità.

Con il sostegno celeste dello Spirito Santo si lavora con serenità, vincendo la stanchezza interiore che è sempre accovacciata alla porta; si trova riparo nella calura del deserto della vita, irto di pericoli e di insidie; si sopporta la sofferenza e si impara a trasformare ogni lacrima in offerta di se stessi per la propria e altrui salvezza.

Lo Spirito Santo è la nostra forza. Non una forza umana, terrena, carnale. Bensì una forza soprannaturale, che ci riveste di onnipotenza, ci rende invincibili contro il male e sempre pronti a rendere testimonianza a Gesù Signore. Ecco perché diciamo: “senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa”. Il nulla è assoluto, per ciò che concerne la nostra missione e vita spirituale. Convincersene è assai urgente.

Lo Spirito Santo lava inoltre il sudiciume di peccato che invade il mondo degli uomini, irrora di grazia la nostra anima, guarisce le nostre ferite, piega le nostre volontà alla perfetta obbedienza al Padre nostro che è nei Cieli, riscalda i cuori gelidi e apatici, corregge i pensieri e li riallinea sulla lunghezza d’onda di quelli di Cristo. In una parola è lui che converte e santifica i credenti, e li sostiene nel cammino affinché perseverino nella fede sino alla fine e crescano in essa.

Nello Spirito Santo però bisogna confidare. Lui bisogna invocare con fiducia, istante per istante. A lui bisogna chiedere consiglio. Lui bisogna far operare senza opporre resistenza. Lui deve sempre trovare spalancate le porte del nostro cuore.

La nostra fede, la nostra preghiera, la nostra disponibilità piena alla sua azione, sono necessarie. Lo Spirito Santo infatti rispetta le nostre scelte. Bussa alla porta del cuore, ma non ci fa violenza, perché lui è l’Amore eterno che dobbiamo scegliere di amare personalmente. Solo così lui potrà ricolmarci dei suoi sette doni, rafforzarci nelle virtù, donarci una morte santa e, con essa, il premio della vita eterna.

La Pentecoste ravvivi in noi la consapevolezza che Dio non può salvarci se noi non lo vogliamo. Il Cielo tutto ha fatto e fa perché possiamo divenire partecipi dei frutti della Redenzione, ma come diceva Sant’Agostino: “Chi ti ha creato senza di te, non può salvarti senza di te”.

La Vergine Maria, Sposa dello Spirito Santo e nostra celeste Regina, intenerisca i nostri cuori, ci renda umili e accenda in noi il desiderio della vita eterna.

Clicca sul link seguente per la Liturgia della Domenica di Pentecoste (C)

 

Per comodità, ecco la Sequenza allo Spirito Santo:

SEQUENZA

Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto. O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza la tua forza, nulla è nell’uomo, nulla senza colpa. Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina. Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato. Dona ai tuoi fedeli, che solo in te confidano, i tuoi santi doni. Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.