Per il cristiano, che vuole essere discepolo e testimone di Gesù nel mondo, lo Spirito Santo ha un’importanza fondamentale. È lui infatti che mette in comunione il credente con Dio e lo guida, giorno per giorno, nel compimento della Sua volontà.
È ancora lo Spirito Santo che ci fa figli di Dio nel Battesimo, e in ogni Sacramento opera in modo efficace per renderci sempre più conformi a Cristo e capaci di vivere la missione di salvezza che ci è stata affidata.
«Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”» (Lc 3,21-22).
Se Gesù, per compiere l’opera di Dio, ha avuto bisogno dello Spirito Santo, tanto più questo vale per noi. Ecco perché la Chiesa, nel passaggio dal Tempo di Natale al Tempo Ordinario, inserisce nella Liturgia domenicale la Festa del Battesimo del Signore. Bisogna che ci convinciamo che senza lo Spirito Santo nulla possiamo.
Dobbiamo dunque camminare con lui e in lui, invocarlo con fiducia e senza stancarci, chiedergli che ci rivesta dei suoi sette doni e ci faccia vivere con sapienza celeste la nostra vocazione, mettendo a frutto i carismi di cui Egli ci ha arricchito.
Lo Spirito Santo va da noi bramato e amato, nella consapevolezza che la sua azione rigenerante è per noi un balsamo di vita. La nostra umanità ha bisogno di lui, perché si fortifichi e cresca di virtù in virtù verso la sua piena realizzazione in Dio.
Una cosa però va detta con tutta fermezza: lo Spirito Santo ha bisogno della Chiesa per potersi donare pienamente all’uomo. Non è un caso, infatti, che Gesù Risorto abbia effuso lo Spirito Santo sugli Apostoli e non sull’umanità. Sono gli Apostoli – e in comunione con loro tutta la Chiesa – che hanno il compito di effondere lo Spirito Santo su ogni uomo che vive sotto il cielo, per farlo figlio di Dio in Cristo e ricolmarlo della grazia particolare legata agli altri Sacramenti.
Ciò significa che non è possibile saltare la dimensione ecclesiale in ordine al dono dello Spirito, se si parla di salvezza piena, autentica, cioè di graduale conformazione a Cristo crocifisso e risorto. La Chiesa è necessaria, e non solo per ciò che concerne la dimensione sacramentale, anche per ciò che riguarda il dono dello Spirito di conversione e di ammaestramento, secondo quanto insegna la millenaria storia dei Santi.
Spirito Santo e Chiesa, dunque, camminano e devono camminare insieme. Lo Spirito tocca i cuori e attrae alla Chiesa. La Chiesa genera figli a Dio e li educa e conduce nello Spirito Santo verso la maturità di fede, speranza e carità.
Che ognuno di noi si ponga a servizio di questa mirabile comunione che Gesù ha sempre vissuto e insegnato, e che è l’unica che può donare all’umanità la vera salvezza.
La Vergine Maria ci aiuti e lo Spirito Santo sia nostro celeste compagno di viaggio.
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