Un cammino di vera conversione – Mercoledì delle Ceneri 2025

Un cammino di vera conversione – Mercoledì delle Ceneri 2025

La preghiera di Colletta del Mercoledì delle Ceneri può essere di grande aiuto a ciascuno di noi per iniziare la Quaresima con l’atteggiamento giusto. È bene allora meditarla e comprenderne il significato.

Essa così recita: O Dio, nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male. Per il nostro Signore…

La Quaresima è presentata come un “cammino di vera conversione”. Essa deve dunque portare ad un cambiamento di vita. Bisogna che cambino i pensieri, il modo di ragionare, i desideri del cuore, le parole e le opere. La Quaresima è vana se tutto ciò non accade, cioè se rimaniamo quelli che siamo, assai imperfetti e rilassati nei nostri peccati. La conversione deve essere vera e non apparente. È trasformazione del nostro mondo interiore, di ciò che siamo in profondità. Da qui il riferimento ai farisei e alla loro ipocrisia nel Vangelo che si proclama in questo giorno santo.

Bisogna che ognuno di noi inizi a pensare in modo nuovo la sua vita. Non più in termini di rassegnazione sterile, quanto piuttosto come occasione di grazia per crescere giorno dopo giorno in santità, sulla scia di nostro Signore e della Madre sua che sempre hanno progredito nella fede, nella speranza e nella carità. Camminare significa non rimanere sempre nello stesso posto, ma andare avanti, passo dopo passo, con nel cuore chiara la meta da raggiungere e superando ostacoli di ogni tipo, che non mancano per nessuno.

Il percorso non è semplice. È in verità un combattimento feroce contro un nemico astuto e potente che non ha certo pietà di noi. Né quando stiamo bene né quando stiamo male. Gesù è stato tentato nel deserto (cf. Lc 4,1-13), lungo le strade della Palestina, dai farisei e dai suoi discepoli, Pietro in primis (cf. Mt 16,21-23), quando se ne stava tranquillo sotto il portico di Salomone (cf. Gv 10,22ss.) e quando aveva i chiodi infitti nelle carni e la corona di spine sul capo (cf. Mt 27,39ss). La stessa dinamica vale per noi, nessuno escluso.

Cosa fare dunque? Bisogna “affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male”. Scendere in campo è necessario. Impegnarsi anche. Dare il meglio di sé è via obbligata per tutti. Chi si tira indietro non può vincere. Chi si ritiene già salvato, perché qualcuno combatte per lui o perché Gesù è morto ed è risorto e questo basta, tracolla miseramente. La lotta è dimensione essenziale della vita cristiana e la Quaresima è vero addestramento per chi vuole essere discepolo di Gesù e soldato dell’esercito della luce.

Le armi della penitenza sono l’elemosina, la preghiera e il digiuno, insieme all’elmo della giustizia e la spada della Parola di Dio. Sono la Confessione e l’Eucaristia. Sono le sante virtù che ancora sono troppo blande in noi, succubi di una vita da figli viziati e capricciosi. Questi armi vanno imbracciate ogni giorno, e bisogna imparare ad usarle bene, perché non accada che alla fine di questi quaranta giorni tutto sia stato vano per noi.

La Quaresima va vissuta come cammino di vera conversione, cammino che produce in noi un cambio di atteggiamento dinanzi al male che ci assale. Ciò vuol dire prima di tutto credere che la santità è possibile. Non negli altri, ma in noi, in ciascuno di noi. Tale certezza urge, perché è la certezza che spinge a combattere, senza mai arrendersi dinanzi ad una mentalità lassista che oggi inocula nel cuore di tanti cristiani la sfiducia, lo sconforto, la non fede nella potenza meravigliosa della grazia di Dio che può cambiare i nostri pensieri e la nostra vita.

Assieme a tale certezza un dono particolare è opportuno chiedere all’Onnipotente: il desiderio vivo di crescere in Cristo. Un desiderio che arde nel cuore e mai si spegne. Un desiderio che è volontà ferma di divenire con Gesù un unico mistero di amore crocifisso, di dono purissimo al Padre celeste per la buona salute della Chiesa e la salvezza dell’umanità intera.

Lo Spirito Santo riversi nei nostri cuori l’amore di Dio, ci sostenga con i suoi sette doni, sia nostra Guida e nostro Consolatore. La Vergine Maria ci prenda per mano e ci ottenga il coraggio dei veri soldati che combattono ogni giorno, obbedienti in tutto al loro Signore.

Buon inizio di Quaresima a tutti e a ciascuno!

 

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