Nessuna speranza rimanga delusa

Nessuna speranza rimanga delusa

La Vergine Maria è per noi potente interceditrice presso il suo Figlio Gesù. 

Ella vede la nostra condizione fragile, assai limitata e bisognosa di tutto e nella sua perfetta sapienza sa che se la grazia di Dio non viene in nostro aiuto, siamo perduti. Il fallimento è nostro compagno di viaggio e con esso l’angoscia esistenziale, che può anche diventare disperazione.

Per tale motivo, come alle nozze di Cana, Maria presenta la nostra storia al suo divin Figlio e gli chiede di intervenire al più presto a nostro favore per ricolmarci di ogni dono celeste, per far sì che le nostre giare siano colme e traboccanti di vino squisito (cf. Gv 2,1-11).

Maria Santissima ha occhi lungimiranti e cuore che ama e interviene prontamente nella nostra vita, con quella delicatezza che la contraddistingue e quella efficacia che le viene dallo Spirito Santo di cui Ella è ricolma.

Mentre noi siamo distratti e presi da mille affanni, la Vergine Santa è vigile e attenta. Mentre noi siamo sopraffatti dagli eventi che sfuggono al nostro controllo, Ella è Signora della storia. Mentre noi siamo accecati dal peccato e vinti dagli inganni di satana, lei sa in ogni momento cosa fare e cosa chiedere al suo Gesù.

Maria Santissima è per noi necessaria e insostituibile, e questo per un motivo molto semplice: Ella è l‘anello di congiunzione tra noi e il suo Figlio, tra la nostra pochezza e la Sua onnipotenza che sempre deve venire in nostro soccorso.

Non dimentichiamolo mai: Maria vive una duplice maternità che la rende particolarmente capace di metterci in comunione perfetta di Spirito Santo con l’Onnipotente. È Madre di Gesù ed è Madre nostra, e pertanto conosce il cuore del suo divin Figlio e anche il nostro, e sa come fare perché questi due cuori battano all’unisono. Ovviamente, sempre a patto che noi lo vogliamo.

In particolare due caratteristiche ha la sua azione materna nei nostri confronti.

La prima è quella di esaminare la nostra preghiera e quando questa non corrisponde al sommo bene per noi di trasformarla, con somma sapienza, in preghiera eccellente.

Quante volte accade che noi chiediamo cose inopportune? Quante volte ci lasciamo confondere da mille condizionamenti che sono dentro e fuori di noi e finiamo per chiedere male (cf. Gc 4,3)? È allora che la Vergine Maria corregge il tiro, e mentre ci aiuta a sintonizzarci perfettamente sui desideri dello Spirito Santo, presenta dinanzi al Trono dell’Altissimo le nostre richieste, ma filtrate dalla sua sapienza che vede oltre ogni confine di spazio e tempo.

Del resto, se ci pensiamo, è questa la logica stupenda che sta dietro l’Ave Maria. In questa preghiera tanto conosciuta, che affonda le sue radici nella notte dei tempi, di fatto noi non chiediamo nulla di preciso, come invece accade nel “Padre nostro”. Salutiamo la Fanciulla di Nazareth con le parole dell’Arcangelo Gabriele e poi con quelle di Elisabetta. Invochiamo Maria quale Madre di Dio, avvolta dalla perfetta santità. Ma poi lasciamo che sia Lei a decidere cosa chiedere a nostro Signore, “adesso e nell’ora della nostra morte”.

L’Ave Maria è preghiera che si fonda sulla fiducia totale in Colei che è nostra Madre e Regina, nel suo sguardo amorevole e lungimirante, nel suo amore che la spinge a prendersi a cuore la nostra vita nonostante le nostre non poche fragilità e ingratitudini.

Passare attraverso la sapiente mediazione di Maria è scelta quanto mai oculata, che tutti possiamo fare, in particolare con il Santo Rosario, nei momenti lieti e tristi della nostra vita.

La seconda caratteristica dell’azione materna della Vergine Santa nei nostri confronti è quella di rendere la nostra preghiera assai potente.

E qui il pensiero si sposta ai meriti che noi non abbiamo e Maria invece ha. Noi siamo peccatori. Ella è Santissima. Noi non meritiamo nulla. Ella merita tutto, perché è Madre di Gesù ed è anche Immacolata, tutta pura e senza macchia di peccato.

La condizione di perfetta santità della Vergine Maria rende la sua intercessione quanto mai efficace. E questo lo si nota in modo eminente, ancora una volta, alle nozze di Cana. Non era ancora giunta l’ora di Gesù. I tempi non erano ancora maturi. Il miracolo del vino non era previsto. Eppure l’onnipotenza divina l’ha compiuto, perché chi lo ha chiesto è stata Lei, la Benedetta tra tutte le donne, la Creatura più bella, il Capolavoro dello Spirito Santo, la Donna che ha schiacciato la testa del serpente antico, la Madre del Figlio dell’Altissimo.

Tanto può la preghiera di Maria Santissima: ottenere grazie impossibili, realizzare l’irrealizzabile.

Nessuno di noi può pretendere di essere ascoltato da Gesù, perché di meriti ne abbiamo pochi, assai pochi. Probabilmente non ne abbiamo affatto. Ma se la nostra Madre celeste prega per noi, tutto cambia. La sua santità eccelsa, la sua fede e il suo amore rendono le nostre parole capaci di “scuotere” il cuore dell’Altissimo, che può decidere, oggi stesso, di esaudire le nostre speranze.

Maria Santissima sa dunque trasformare la nostra preghiera in preghiera sapiente e renderla al tempo stesso gradita a Dio e perciò assai potente presso il trono dell’Altissimo.

La Chiesa lo sa e per questo prega così nella Santa Messa:

Accogli, o Padre, le preghiere e le offerte del tuo popolo e per l’intercessione di Maria, Madre del tuo Figlio, fa’ che nessuna preghiera resti inascoltata e nessuna speranza rimanga delusa. Per Cristo nostro Signore.

Parole stupende, meravigliose, sublimi. Mettiamole nel cuore e con esse invochiamo il Padre celeste, chiedendo a Colei che ci ama di eterno amore di intercedere per noi, affinché la nostra vita sia ricolmata di ogni dono celeste per il nostro e altrui più grande bene. Oggi e sempre. E così sia.