Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita (Mt 15,28).
La donna cananea di cui narra il Vangelo di questa XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) è per noi esempio fulgido da imitare. Ella ha avuto una grande fede in Cristo Signore, talmente grande che supera probabilmente quella di tanti cristiani di oggi.
La sua era una storia di grande sofferenza. Vedere una figlia tormentata giorno e notte e non riuscire a fare nulla è qualcosa di veramente doloroso per chiunque. Il cuore si spezza e si perde la pace. Tutto sembra crollare e si chiudono le porte della speranza.
Eppure per la donna cananea non fu così. La sua grande fede la spinse ad andare incontro a Gesù. Ella lo cercò, si mise in cammino, nella certezza che lui l’avrebbe aiutata. Era sicura che il Figlio di Davide avrebbe avuto pietà di lei. Non poteva essere diversamente perché la sua misericordia si estende sino agli estremi confini dei cieli e della terra. E così, giunta dinanzi ai suoi piedi, lo implorò con fiducia e alla fine fu esaudita.
Che esempio sublime! Da questa donna dobbiamo tutti imparare a non darci mai per vinti. Nella nostra vita possono esserci momenti assai difficili che ci mettono alle strette e ci tolgono il respiro. Possiamo tutti trovarci dinanzi ad eventi totalmente ingovernabili dalle nostre forze. Ma non dobbiamo perderci d’animo. Gesù è lì, vicino a noi, che passa dalla nostra terra arida e deserta e non ci abbandona ad un triste destino. Lui è al nostro fianco, nelle nostre case, nelle nostre botteghe, nei nostri uffici, nelle nostre scuole, nelle nostre Chiese, nei nostri Ospedali, nei nostri cuori. Lui passa e ci viene a visitare perché ci ama e non vuole che soccombiamo sotto i fendenti di Satana. Gesù non è indifferente alle nostre sofferenze. Non se ne sta nel suo Regno di luce per curarsi i suoi affari. Lui si preoccupa di noi, si prende cura di noi, è sempre attento ad ogni piccolo e impercettibile nostro respiro. La sua opera non si è conclusa con la sua Resurrezione e continua fino alla fine dei tempi e persino nell’eternità.
Dobbiamo confidare in lui. Dobbiamo imparare a cercarlo, ad alzarci in piedi per andargli incontro, per incrociare il suo sguardo e lasciarci da lui soccorrere. Non dobbiamo dubitare mai e poi mai del suo amore, perché il suo amore è per sempre, ed eterna è la sua misericordia.
È in questa luce che la preghiera appare come la via sublime di incontro tra la nostra umanità fragile e la sua celeste onnipotenza. È in questa luce che la preghiera è la via privilegiata per entrare in dialogo con lui, ascoltare la sua voce ma anche presentargli le nostre ansie, le nostre speranze, il nostro dolore lancinante, tutta la nostra vita. Gesù ci ascolta anche quando sembra che si volga dall’altro lato. Egli sempre accoglie il nostro gemito anche se conosce il nostro peccato, la nostra fragilità, il nostro poco amore per lui.
Con Gesù ogni storia può essere redenta. Non importa il prima. Importa l’oggi, il nostro incontro con lui che avviene in questo istante, e quel futuro che lui ha pensato e penserà per noi secondo vie misteriose e sapienti. Con Gesù tutti possiamo ricominciare a vivere e a sperare. Se solo apriamo a lui il nostro cuore con il desiderio di cambiare vita, lui subito vi entra per portare la sua luce, la sua pace, la speranza vera che non delude.
La Cananea ci invita a credere fortemente nella preghiera tanto da farne la nostra perenne compagna di viaggio. Con essa possiamo elevare il nostro spirito al Cielo e sottrarlo alla pesantezza della terra che quasi ci soffoca. Nella preghiera fatta con fede, amore, intelligenza, insistenza e coraggio squarceremo i Cieli e una pioggia abbondante di grazia si riverserà su di noi.
Potremmo chiederci tuttavia: perché se Gesù ci ama non ci risponde subito e a volte sembra essere sordo al nostro grido di aiuto? La risposta è semplice: lui vuole che cresciamo e ci irrobustiamo nella fede e, come sapiente pedagogo qual è, attende il tempo necessario perché questo avvenga. Fidiamoci di lui che ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi! Bussiamo alle porte del suo cuore. Sappiamo attendere che giunga il suo tempo. E saremo liberati da ogni male perché il suo amore trionfa sempre per coloro che lo temono e confidano in lui.
Che la Vergine Maria, Donna forte nella fede e potente nell’intercessione, volga su di noi il suo sguardo e ci faccia sentire la sua dolce presenza nei momenti più difficili della nostra vita affinché non ci scoraggiamo mai.
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