Il Sacramento della Confessione è un grande dono che Gesù risorto ha fatto alla Chiesa il giorno della sua Resurrezione. Fu proprio allora, la sera di Pasqua, che apparendo ai suoi discepoli, Egli alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati» (cf. Gv 20,19-31).
È opportuno anzitutto chiedersi: perché questa urgenza? Perché il Risorto costituisce i suoi Apostoli mediatori di perdono così presto? La risposta possiamo trovarla nelle parole di Elifaz, amico di Giobbe, che così molti anni prima si esprimeva:
«Può l’uomo essere più retto di Dio, o il mortale più puro del suo creatore? Ecco, dei suoi servi egli non si fida e nei suoi angeli trova difetti, quanto più in coloro che abitano case di fango, che nella polvere hanno il loro fondamento!» (Gb 4,17-19)
Diciamolo con tutta franchezza: non esiste uomo sulla terra immune dal peccato. E anche il cristiano non è da meno in tal senso.
La fragilità congenita, le numerose tentazioni, un cammino in santità troppo lento, una collaborazione blanda con la grazia di Dio e mille altri fattori ci portano a peccare. Non sempre – grazie a Dio – in modo grave, ma molto spesso in modo veniale.
E questo fatto porta certamente con sé conseguenze nefaste per la nostra esistenza.
Il peccato, infatti, genera sempre disarmonia nel nostro essere. Indurisce il cuore, offusca la coscienza, indebolisce la volontà, aumenta il fomite della concupiscenza. In parole povere ci rende sempre più inclini al male e poco capaci di fare il bene.
Vale per noi la parola di San Paolo:
«Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!» (Rm 7,21-25).
Se Gesù Signore non fosse venuto in nostro aiuto, saremmo tutti condannati ad una misera esistenza fatta di molto peccato e poco amore.
La Confessione è necessaria per noi. Grazie ad essa veniamo risuscitati. La nostra anima ricomincia a respirare l’Eterno, il nostro cuore riprende a battere all’unisono con il cuore di Cristo, il nostro spirito trova pace e il nostro corpo è liberato dalle catene della schiavitù.
Quanto accade nel Sacramento della Confessione è qualcosa di veramente grandioso. Il credente viene reso partecipe della nuova creazione, diviene parte di essa, ne sperimenta la sublime bellezza nel suo essere. La Confessione è un atto simile a ciò che accadde all’inizio dei tempi, quando il Creatore soffiò il suo alito di vita nelle narici dell’uomo e questi divenne un essere vivente (cf. Gn 2,7).
È un salto di qualità quello che si realizza in noi, se riceviamo con fede il perdono sacramentale di ogni peccato.
Per tale motivo dobbiamo amare la Confessione. Starne lontani per lungo tempo, farne a meno pensando che non sia necessaria, significa privarsi di un aiuto preziosissimo dato a noi per camminare giorno per giorno nella volontà di Dio.
La Confessione è incontro con la Trinità Santissima. È opera stupenda dell’onnipotenza divina. Il Padre accoglie e perdona i figli pentiti e fa festa per loro. Il Figlio gioisce perché la pecorella smarrita è tornata all’ovile. Lo Spirito Santo crea il cuore nuovo che rende capaci di amare.
A ciascuno di noi il compito di non banalizzare questo grande Sacramento. E se si dice che oggi è in crisi, bisogna fare di tutto perché le cose cambino. Senza la Confessione, siamo tutti in grandissima difficoltà. Dobbiamo convincercene e non avere dubbi.
Preghiamo tanto. Oggi più che mai, in questo periodo in cui il COVID-19 sta rendendo assai complicato accostarsi al Sacramento della nostra resurrezione. Il Signore conceda a tutti un pentimento sincero e perdoni ogni peccato commesso.
Che ognuno possa presto ricevere il perdono sacramentale, e la grazia di Dio rinnovi ogni uomo orientandone pensieri e desideri verso ciò che conta veramente.
La Vergine Maria, Avvocata dei peccatori, ci aiuti, ci soccorra e interceda per noi.
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