Il Sacerdote

Il Sacerdote

Il Sacerdote è un dono di inestimabile valore che Dio fa alla sua Chiesa. È Lui infatti che sceglie e chiama coloro che reputa adatti per svolgere un compito così delicato e importante.

Il chiamato risponde, ma non è lui che si chiama. Ecco perché dietro ogni Sacerdote bisogna sempre saper vedere l’opera del Signore, la sua misericordia che non si stanca di cercare l’uomo per salvarlo.

Soprattutto la Chiesa deve avere questa altissima visione di fede, ed è per questo che deve accogliere l’invito accorato che Gesù le fa: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!» (Mt 9,37-38).

Questa preghiera deve essere quotidiana e dovrebbe essere fatta da tutti – Sacerdoti, laici e religiosi – perché il Sacerdote è necessario come lo è l’ossigeno per i polmoni. Senza di lui, la salvezza non si compie. Manca il mediatore tra il Cielo e la terra costituito tale da Dio stesso. E si badi bene, qui parliamo di salvezza non del solo cristiano, ma del mondo intero. Il Sacerdote è dono per la Chiesa, ma lo è anche per l’umanità.

Tuttavia accade oggi che questo dono tanto prezioso è poco apprezzato, ignorato e non di rado addirittura disprezzato. Nella cultura imperante si va sempre più instaurando la mentalità di considerare il Sacerdote inutile oppure fastidioso quando vive secondo verità il suo ministero.

Per molti, il Sacerdote è un uomo come tutti gli altri, un funzionario del sacro che occupa un posto nella scala sociale al pari di altre figure professionali. Questo modo di pensare è assai deleterio e denota una visione della vita che manca di soprannaturalità. Tutto è ridotto a immanenza. Anche il Sacerdote che è uomo avvolto più di tutti di trascendenza.

Se veramente lo si pensasse, non si banalizzerebbe un tale mistero! Il Sacerdote è conformato a Cristo, Capo e Pastore; è chiamato ad essere presenza viva di Gesù Signore in mezzo al gregge, guida saggia e amorevole che conduce ogni pecorella ai pascoli erbosi della vita eterna.

Oggi però si vuole manipolare la sua vocazione e missione, rendendola umana per gli umani, peccaminosa per giustificare il peccato. Si vuole un Sacerdote che sia compagno di giochi e non maestro autorevole per le cose che riguardano Dio in ordine al necessario cammino di santificazione quotidiana.

Per intenderci, molti vogliono un Sacerdote alla maniera di Aronne, che obbedì al popolo e non a Dio. Asservì se stesso ai desideri dei ribelli, che non ebbero la pazienza di attendere che Mosè scendesse dal monte e vollero vedere e toccare il loro “dio”. Le conseguenze furono devastanti. Dalla fede si passò all’idolatria. Dal Dio vivo e vero si passò ad un vitello di metallo fuso. Dalla benedizione si passò alla maledizione (cf. Es 32).

Quando il Sacerdote diventa servo del popolo di Dio e del suo peccato, da dono di inestimabile valore diventa disgrazia per la Chiesa e per l’umanità. L’iniquità avanza, la Parola di Dio è ridotta a menzogna, le tenebre si infittiscono e molte anime si perdono.

Ma di tutto questo lui ne è il primo responsabile, e dovrà rendere conto a Dio di tale sfacelo.

Il Sacerdote ha una grande missione. La salvezza è posta nelle sue mani consacrate. Gesù stesso è affidato al suo cuore come fu affidato all’inizio del suo pellegrinare terreno a San Giuseppe, che dovette custodirlo dal cattivo Erode.

È un grande mistero, che tutti dobbiamo adorare, ognuno secondo lo specifico ruolo che occupa nella Chiesa.

Per i Sacerdoti e per le vocazioni al Sacerdozio bisogna pregare senza stancarsi. Se il Sacerdote è santo, il popolo di Dio cresce in santità. Se il Sacerdote manca di santità, tutto il popolo ne soffre terribilmente.

Alla Vergine Maria, Regina degli Apostoli, affidiamo coloro che sono chiamati a svolgere tale missione tanto importante e delicata. Chiediamo a Lei che li custodisca dal male, che li illumini nelle loro scelte, che metta sempre sulla loro bocca la parola giusta per il bene delle anime, che li renda coraggiosi e perseveranti, che ottenga loro il dono di una carità pastorale perfetta.

Ella ci aiuti e vigili sempre su tutta la Chiesa, sui pastori e sulle pecorelle.

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