Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce

Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce

Nel corso della sua vita terrena Gesù ha sempre annunciato tutta la volontà del Padre suo, senza nulla aggiungere e nulla togliere.

Con chiunque, dinanzi ai potenti di questo mondo o nei tuguri più nascosti della terra, nella sinagoga o al pozzo di Sicar, in maniera pubblica e in maniera privata, ha sempre illuminato con la potente luce del Vangelo ogni coscienza che si è presentata dinanzi a lui.

I pescatori sul lago, il giovane ricco, Zaccheo, la peccatrice perdonata, la samaritana, i dottori della legge, i farisei, gli scribi, i Sommi Sacerdoti, Pilato, i soldati e chiunque altro ha dialogato con lui non ha mai sentito una parola di menzogna, ma la vera Parola di Dio che invita alla conversione, al pentimento, a cambiare vita, ma che anche dona speranza, pace, conforto e luce.

Gesù non ha ingannato nessuno, perché non ha cambiato in nulla ciò che il Padre gli ha comandato di dire, anche se questo poteva significare rifiuto, derisione, scherno, persecuzione, sputi, flagelli, percosse, crocifissione e morte. 

E in tal modo ha vissuto la vera regalità, perché ha vissuto la perfetta libertà, il vero amore che non ha altro fine se non la salvezza di tutti.

Persino ai suoi discepoli che dopo il discorso sull’Eucaristia erano rimasti piuttosto colpiti dalle parole forti che avevano ascoltato, Gesù disse: “Volete andarvene anche voi? Se non credete nelle mie parole, se non volete lasciarvi avvolgere dalla potenza della grazia che vuole fare di voi nuove creature e preferite rimanere schiavi della vostra natura vecchia e del peccato, andatevene. Non vi trattengo. Rispetto le vostre scelte, ma io non posso ingannarvi, perché vi amo di eterno amore e voglio solo la vostra salvezza. E la salvezza è soltanto nella Parola del Padre mio, nella sua volontà e nella sua sapienza” (cf. Gv 6,67). 

Con la sua vita e il suo modo di agire, Gesù ci ha insegnato in che modo, noi suoi discepoli, dobbiamo relazionarci gli uni gli altri e con il mondo intero se vogliamo edificare il Regno di Dio sulla terra. Anche noi dobbiamo “essere dalla verità” e al tempo stesso “donare la verità”, sempre e comunque, a prescindere dalla risposta di chi ci ascolta.

Alcuni crederanno nella Parola di Dio che portiamo e che non è nostra. Si apriranno alla fede, si lasceranno redimere dal Redentore dell’uomo, si lasceranno conquistare dallo Spirito Santo e muovere da lui. Altri ci volteranno le spalle e se ne andranno via, preferiranno le tenebre alla luce, e magari mentendo diranno ogni sorta di male contro di noi a causa del Vangelo; ma questo non ci deve condizionare, fare cadere in crisi, far cambiare la Parola di Dio con la parola dell’uomo, perché altrimenti avremo fallito e non serviremo a nessuno, né a Dio e né agli uomini, nè alla terra e né al Cielo. 

Una certezza deve sempre albergare nel nostro cuore, se vogliamo non sciupare le nostre energie e tutta la nostra vita: «Chiunque è dalla verità ascolta la Parola di Gesù che noi portiamo» (cf. Gv 18,37). Chiunque cioè è di buona volontà e ha una coscienza retta gioisce quando ascolta la voce dello Spirito Santo, e decide in cuor suo di seguire il Maestro, il Salvatore, lo Sposo dell’anima.

Non è facile, molto spesso, annunciare la verità che Gesù ci ha affidato, il suo Vangelo, la sua Parola tutta intera. Non è facile perché questa ricchezza non a tutti piace e non tutti la riconoscono come tale. Molti la considerano una ricchezza scomoda, che sconquassa i piani e gli schemi peccaminosi del loro cuore.

Ma noi dobbiamo sempre tenere a mente che solo questa ricchezza salva e dona pace. Solo questa ricchezza dona senso all’esistenza umana e rende veramente liberi, veramente partecipi della regalità di Cristo.

Si tratta allora di fare una scelta: o noi amiamo e non inganniamo la gente, rimanendo sempre fedeli testimoni della verità come lo è stato Gesù Maestro (cf. Gv 18,37) oppure siamo gente spietata e iniettiamo veleno nelle coscienze di quanti ascoltano la nostra voce.

Che la Vergine Maria ci prenda per mano e interceda per noi. Ella, che è la Sede della Sapienza, ci ottenga dal Figlio suo il coraggio di accogliere e di annunciare la Verità che salva, nella consapevolezza che solo questa è la via per amarci gli uni gli altri come Gesù ci ha insegnato per poter un giorno entrare nella gioia eterna del Paradiso.

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