Il 2 di Agosto la Chiesa celebra la festa della Madonna degli Angeli e dà anche la possibilità di lucrare l’indulgenza della Porziuncola, secondo quanto concesso ai fedeli nel 1216 da Papa Onorio III su richiesta di San Francesco d’Assisi. Un pensiero dunque su di Lei, in questo giorno santo, è pertanto doveroso.
La Vergine Maria è senza dubbio il Capolavoro dello Spirito Santo. Lo è ora nel Cielo perché lo è stata ieri sulla terra. Ella ha consegnato tutta se stessa al suo Sposo celeste e Lui l’ha plasmata poco a poco tanto da farne la più bella tra tutte le creature.
In Maria Santissima possiamo ammirare le meraviglie dell’onnipotenza di Dio. Onnipotenza di grazia e di verità, di giustizia e di misericordia, di luce grandiosa che irradia lo splendore del Vangelo in quanti si aprono alla fede in Cristo Gesù, suo e nostro Redentore.
Non è un caso che quanti hanno ricevuto il dono particolare di poter vedere il volto di Maria ne siano rimasti incantati, attratti, conquistati. Pensiamo a Santa Bernadette o ai pastorelli di Fatima, la cui esistenza è stata profondamente segnata dall’incontro con la Madre di Dio, la più bella tra tutte le Donne, la Madre di tutte le madri, la Regina del Cielo e della Terra. Nulla fu per loro come prima dopo che ascoltarono la voce di Colei che ha dato al mondo l’Autore della vita, Cristo Gesù.
La bellezza della Vergine Santa non è descrivibile con parole umane né è imitabile da mani d’uomo. Nessun artista potrebbe “riprodurre” un tale capolavoro, nonostante le tecniche scientifiche più aggiornate e persino in presenza di carismi di particolare bravura artistica.
Maria Santissima può essere contemplata, invocata, amata, ma mai imitata in pienezza. Il suo “sì” è stato perfetto, ed è per questo motivo che anche l’azione dello Spirito Santo non ha trovato alcuna resistenza ed ha potuto operare alla perfezione.
Questo è il segreto di Maria: la sua totale consegna a Dio perché Lui potesse fare di lei ciò che desiderava. Le parole pronunciate dinanzi all’Angelo Gabriele le conosciamo tutti molto bene: “Eccomi, sono la serva del Signore. Avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38).
Tuttavia, anche se non possiamo imitare Maria Santissima in pienezza, possiamo anche noi consegnarci allo Spirito Santo. Poi sarà lui, secondo la sua sapienza divina, a realizzare in noi e attraverso di noi i disegni del Padre celeste.
La consegna allo Spirito Santo è necessità vitale per ogni cristiano. Quanto accade il giorno del nostro Battesimo, quando diventiamo suo tempio, deve accadere ogni giorno di più. Lui deve poter operare in noi, togliere dal giardino del nostro cuore il peccato e piantare in esso il seme divino della Parola di Dio.
Se ogni giorno ci impegniamo in tal senso, potremo anche noi essere in qualche modo “capolavoro” dello Spirito Santo. Un capolavoro diverso rispetto al Capolavoro che è la Vergine Maria, ma sempre capolavoro.
Si tratta di avere fede, di non opporre resistenza, di pregare senza stancarsi, di sforzarsi ogni giorno di passare attraverso la porta stretta del Vangelo, di inebriarci di grazia e verità, di mettere da parte i nostri progetti per abbracciare in toto i progetti di nostro Signore.
La devozione alla Vergine Maria è contemplazione del suo essere Capolavoro dell’Onnipotente, ma deve diventare al contempo realizzazione di quel capolavoro particolare e unico che lo Spirito Santo vuole realizzare in noi. In ciascuno di noi.
Questa duplice attività del nostro spirito deve accompagnare e intessere le nostre giornate. Deve riempirle di significato e orientarle all’eternità beata, meta che mai dobbiamo smarrire.
Solo realizzando – per grazia e volontà – il capolavoro che il Padre celeste ha pensato per noi potremo essere capaci di amare noi stessi e l’umanità intera. Al di fuori di tale prospettiva esistenziale tutto è tenebra, inconsistenza, vanità. È sciupare una vita per il nulla, perdere un’occasione preziosa che mai tornerà.
La Madonna degli Angeli, che siede Regina del Paradiso coronata di splendore e di luce, vuole che tutti noi diciamo “sì” al suo Figlio Gesù. Nel nostro piccolo – che è però grande agli occhi di Dio – possiamo contribuire a che la Redenzione continui e la salvezza si compia di generazione in generazione.
Dipende da noi. La Vergine Maria ha questo desiderio. Noi possiamo averlo o meno, coltivarlo o soffocarlo, accoglierlo o far finta di nulla. È questione di risposta personale ad una chiamata di amore che è per tutti, ma che ha bisogno di un “sì” che nessun altro può dare al posto nostro.
Vergine Maria, Regina degli Angeli e nostra potente Mediatrice presso Cristo Signore, piega le nostre volontà e accendi in ogni cuore il desiderio di divenire capolavoro dello Spirito Santo in questa nostra storia tanto tormentata e bisognosa di luce. Amen.