Parola accolta, Parola donata – II Avvento (C)

Parola accolta, Parola donata – II Avvento (C)

La vita cristiana è immersione nel cuore di Cristo per vedere tutto con i suoi occhi, che sono occhi di Spirito Santo. È quando questo accade che siamo strumenti di salvezza, luce del mondo e sale della terra, persone attraverso cui opera la grazia di Dio e muove molti cuori a conversione.

Giovanni Battista, personaggio dell’Avvento per eccellenza, è in tal senso un grande esempio per noi, pur rimanendo a cavallo tra L’Antico e il Nuovo Testamento e quindi in una condizione inferiore a quella di qualsiasi altro battezzato che cammina in santità di vita.

Quest’uomo, scelto per essere il precursore del Messia, ha vissuto con grande fede e in modo autentico la sua missione ed è perciò stato capace di attrarre molti cuori a Cristo.

Ma cosa ha fatto di preciso Giovanni Battista che anche noi possiamo fare?

Ha fatto fondamentalmente due cose. Da un lato si è lasciato illuminare dalla Parola di Dio, dall’altro lato ha illuminato con la Parola di Dio quanti andavano a lui per essere battezzati. Se volessimo utilizzare un’immagine, potremmo dire che ha indossato gli occhiali della parola di Dio e li ha fatti indossare ai suoi interlocutori. Nella sua missione vi sono dunque due movimenti.

Primo movimento: «…la Parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto…» (Lc 3,2).

Il Battista, in quanto vero profeta del Signore, è stato ricolmato di verità dall’alto. Il suo cuore non era abitato da parole e pensieri terreni e carnali, e perciò non vedeva né interpretava gli eventi con categorie umane o peggio ancora peccaminose. Avendo ricevuto una grazia particolare, era capace di squarciare i veli dell’apparenza e indicare a tutti la via della conversione. Lui per primo si è lasciato avvolgere dalla Parola e dalla sua luce che dirada le tenebre. Se non avesse fatto questo, non avrebbe potuto fare il resto.

Secondo movimento: «…Voce di uno che grida nel deserto…preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri» (Lc 3,4).

La Parola che scende dall’Alto e ricolma il cuore di Giovanni esce dalla sua bocca per poter entrare nel cuore dei suoi ascoltatori. Essa è luce che illumina le coscienze e fa loro vedere il bene e il male secondo verità; è balsamo che ristora l’anima, la consola e la rafforza nel compimento di tutta la volontà di Dio; è acqua purissima che irriga il deserto del mondo perché diventi terreno fertile capace di produrre molto frutto.

È facile comprendere che i due movimenti sono tra loro intimamente connessi. L’uno non può esistere e non ha senso senza l’altro. Ed entrambi hanno come protagonista privilegiata la Parola di Dio, ricevuta e donata, accolta e fatta fruttificare, creduta e annunciata come unica Parola di vita eterna. Questi due movimenti devono intessere la vita cristiana, la vita di ciascuno di noi, di piccoli e grandi. Da essi dipende la riuscita e il successo della nostra esistenza perché solo in essi potremo vedere la salvezza che il Signore compie per noi.

L’Avvento ci aiuti in tal senso affinché anche noi come il Battista possiamo essere utili alla causa del Regno dei Cieli.

La Vergine Maria ci accompagni e ci custodisca nel suo amore.

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