Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore (Lc 2,18-19).
All’inizio di un nuovo anno, la Chiesa pone dinanzi ai nostri occhi la Vergine Maria e ci invita ad invocarla con il titolo particolarissimo di “Madre di Dio”. Ella è Colei che nella notte santa di Betlemme ha dato al mondo l’Autore della vita, Cristo Gesù, e continua oggi a partorirlo nei cuori che si lasciano fare sua dimora dalla grazia celeste. La Fanciulla di Nazareth non ha dato alla luce un bimbo qualsiasi ma il Figlio dell’Altissimo, l’Onnipotente Dio, il Creatore e il Redentore dell’umanità. È questo un mistero dinanzi al quale la ragione si arresta e tutto il creato è avvolto dallo stupore. Umanamente esso è inconcepibile e incomprensibile. Tuttavia può e deve essere accolto nella fede che rende il nostro spirito capace di coglierne la potenza salvifica universale.
La divina maternità della Vergine Maria è il prodigio stupendo dell’onnipotenza di Dio che vuole la salvezza dell’uomo e pensa all’Incarnazione del suo Figlio unigenito perché Egli possa dare la vita a quanti sono nella morte. Tuttavia, per realizzare questo progetto, il Padre celeste ha bisogno di una Madre e sceglie un’umile fanciulla di Nazareth. La sceglie sin dall’eternità e la preserva dal peccato originale facendone la prima redenta della storia. Ma ancora questo non basta. Bisogna che Ella accolga questa particolare volontà celeste e le manda l’Angelo Gabriele perché gliela manifesti. Il “sì” di Maria è pronto, sollecito, immediato, perfetto. L’onnipotenza di Dio può operare in Lei ed Ella diventa la Madre dell’Onnipotente Verbo della vita.
Il nuovo anno deve iniziare per noi nel segno della fede di Maria che deve diventare nostra fede. La fede infatti è ciò che permette all’onnipotenza divina di operare le sue meraviglie. Non negli altri, ma in noi. Permette che il nostro cuore diventi di carne e la nostra bocca capace di annunciare a tutti, come hanno fatto i pastori, che è nato il Salvatore del mondo Cristo Signore. Ogni giorno di questo nuovo anno dovrà essere vissuto all’ombra della fede che si fa consegna perfetta, pronta e sollecita di tutto il nostro essere alla sapienza celeste, che ha in serbo per ciascuno di noi cose stupende.
Sciupare un anno consumandosi nella stoltezza dei pensieri del mondo è assai facile. Non ci vuole nulla. Basta lasciarsi stordire dal baccano infernale che si ode attorno a noi. Esso ci distrae affinché noi non volgiamo lo sguardo su ciò che è essenziale, bensì ci lasciamo conquistare il cuore dall’effimero, dal vizio e dal peccato che altro non è se non la sottrazione della nostra vita alla signoria di Dio.
Ecco perché è quanto mai necessario dedicare nelle nostre giornate un tempo congruo al raccoglimento orante di chi cerca la Verità e la vuole abbracciare, fare sua, incarnarla, darle vita. Il silenzio è l’habitat ideale per ascoltare il sussurro leggero dello Spirito Santo che vuole indicarci istante per istante la volontà di Dio. Un anno vissuto nel frastuono che impedisce di pregare per mettersi in comunione con il Signore della storia, è un anno che non può che essere vissuto secondo il pensiero del mondo. Maria Santissima è la Donna che sa sempre alzare gli occhi al Cielo per sottrarre la sua vita ai continui condizionamenti del sentire comune che confonde le menti e non di rado altera il significato di ciò che accade inquinandolo con il peccato e la falsità.
Ella, dinanzi ad una storia che non comprende, tace. Mette tutto nel cuore e medita perché sia l’Onnipotente a rivelarle a tempo opportuno il significato profondo di ciò che Ella ha visto e udito. Rimane nella perfetta obbedienza alla santa Legge del Signore, senza nulla aggiungere e nulla togliere. I pastori vanno alla grotta e riferiscono quanto gli Angeli hanno detto loro. Maria non comprende appieno le loro parole, ma percepisce nel suo spirito che in quelle parole vi è qualcosa di soprannaturale. Per questo si astiene da ogni giudizio e attende che il mistero della storia si compia secondo le modalità che Dio ha stabilito.
L’atteggiamento della Vergine Maria è per noi di grande esempio. Ella non è persona che agisce di istinto, né fuscello fragile in mano al principe di questo mondo. Il suo unico desiderio è quello di essere sempre mossa dallo Spirito Santo in tutto quello che dice e fa. La grandezza della Madre di Dio, che deve diventare nostra, è il suo parlare quando il suo Signore vuole che parli e il suo tacere quando Lui vuole che taccia. Anche le più piccole azioni sono in Lei purissima mozione di Spirito Santo. I suoi singoli sussurri non sono altro che frutto del cuore del Padre che le chiede di essere sempre dalla Sua volontà e non da quella degli uomini. Ecco perché da Lei e per Lei nasce solo la salvezza.
All’inizio di un nuovo anno chiediamo alla Madre di Dio di poterla imitare nella sua fede, nella sua umiltà, nella sua capacità di custodire il mistero della storia nel nostro cuore facendo silenzio, nel suo essere sempre e solo mossa dallo Spirito Santo. Solo così, nel 2017, saremo strumenti sapienti nelle mani di Cristo suo Figlio e nostro Signore per la salvezza di tante anime.