La pace del cuore

La pace del cuore

La pace del cuore è un dono molto prezioso. Tutti lo desideriamo, ma difficilmente riusciamo ad assaporarlo, perché ancora siamo troppo presi dagli affanni del mondo, e il mondo la pace non la può donare.

Le parole di Gesù nel Cenacolo meriterebbero di essere prese da ogni cristiano in seria considerazione:

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi» (Gv 14,27).

Quando oggi si pensa alla pace, molto spesso ci si proietta immediatamente con il pensiero su una spiaggia incontaminata di chissà quale isola lontana, dove il mare è trasparente, i pesciolini ti fanno compagnia e tutto attorno è avvolto da un’atmosfera “magica”. Puoi sorseggiare una gustosa bibita rinfrescante sulla tua comoda sdraio, camminare a piedi nudi in riva al mare e goderti splendide giornate dove nessuno ti stressa. Questa per molti è la pace.

Ci si dimentica però che le porte del Paradiso terrestre sono state chiuse dopo il peccato dei nostri progenitori e sono “custodite dai cherubini e dalla spada guizzante” (cf. Gn 3,23-24). Da quel momento le relazioni con se stessi, con gli altri e con il creato si sono incrinate, e tali rimarranno per lunghissimo tempo, purtroppo. Il peccato ha inquinato mente e cuore, anima e corpo, pensieri e desideri, e continua a partorire sofferenza e morte che rimangono per tutti compagne di viaggio.

Il Vangelo insegna che la pace non la si deve cercare in un luogo fisico, ma nel cuore di Cristo. È quello il nostro Paradiso terrestre, l’habitat ideale per conoscere la verità di se stessi e il posto speciale in cui trovare ristoro quando il sole arroventa la sabbia e l’afa del deserto toglie il respiro.

Chi vuole iniziare a gustare la pace deve scegliere Gesù come suo unico Maestro, deve diventare suo discepolo e aiutare gli altri a fare lo stesso:

«Gesù si avvicinò e disse loro: “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”» (Mt 28,18-20).

È nel momento in cui si incomincia ad ascoltare la voce di Gesù e a credere veramente nella sua Parola che si inizia a respirare l’armonia dell’essere tanto desiderata.

La pace non è un concetto né una sensazione. Non è un convincimento psicologico né una consolante autosuggestione. È molto di più. È esperienza di comunione con Dio. È vita che si inebria della sua grazia. È pienezza esistenziale che nasce da una natura rigenerata, rinnovata nelle profondità del suo essere, guarita dal virus letale della superbia che sempre attanaglia l’uomo.

La pace è frutto di libertà interiore, perché è distacco dal mondo e dalle sue false illusioni. È libertà dalla vanagloria, dal rispetto umano, dalla paura di essere giudicati, derisi, insultati a causa del Vangelo. È capacità di perdonare quanti ti offendono e ti perseguitano perché il male ha accecato i loro occhi e li ha resi spietati carnefici di sangue innocente. È consapevolezza che la sulla tua vita vigila l’Onnipotente, anche nelle tempeste più feroci che si possono abbattere su di te e su quanti porti nel cuore.

L’uomo che più di tutti ha vissuto nella pace è Gesù. Eppure sappiamo che lui non ha avuto una vita facile. Non ha passeggiato in riva al mare su un’isola deserta, ma ha percorso le vie della Palestina annunciando e mostrando a tutti il Vangelo del Regno con tanta pazienza e tanto amore. Persino sulla croce Gesù è nella pace, nonostante la grande e indicibile sofferenza.

La ragione è una sola, e tutti dovremmo convincercene: Gesù ha sempre fatto tutto ciò che il Padre suo gli ha comandato di fare. Senza nulla aggiungere e nulla togliere. Senza cedere alle molteplici tentazioni che lo hanno assalito.

Separare la pace dall’obbedienza alla volontà di Dio è il grande errore dei nostri giorni. Si oscurano le coscienze con la falsità del pensiero dell’uomo e si parla di pace. Si coltiva l’idolatria e si parla di pace. Si insegna a piccoli e grandi come peccare in modo sempre più “creativo” e si parla di pace. Si violenta il creato e si trasgrediscono le leggi della natura e si parla di pace. Ci si vende al male per un piatto di lenticchie e si parla di pace.

Poi però la pace non alberga nei cuori e trionfano scoraggiamento, tristezza, inquietudine e disperazione. La storia testimonia che si è fuori strada e la casa sta per crollare.

Ognuno di noi reagisca con forza a questo stato di cose! Possiamo fare tanto. Basta volerlo ed essere forti nella fede.

Nella tua volontà è la nostra pace, Signore. Fa’ che crediamo in te e sii tu il nostro unico e solo Maestro. Noi vogliamo servirti e vivere in te. Non ci abbandonare e perdona ogni nostro peccato. Vergine Maria, Regina della pace, intercedi per noi, oggi e sempre. Amen.

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