Il Signore della storia

Il Signore della storia

La fede della Chiesa insegna da sempre che la storia degli uomini è intrisa di peccato. Spesso infatti l’uomo preferisce seguire i propri pensieri anziché obbedire alla volontà di Dio e finisce con ostacolare i Suoi progetti anziché assecondarli.

Quanto è accaduto nel Giardino dell’Eden, quando Adamo ed Eva mangiarono dell’albero della conoscenza del bene e del male, accade oggi e in ogni tempo, perché si fatica a credere che solo nella volontà di Dio è la nostra pace.

Ma può l’uomo impedire che il Padre celeste operi le sue meraviglie a favore dell’umanità? Certamente no. Nessuno ha questo potere, perché nessuno può pretendere di combattere contro Dio e di vincere.

Ecco allora il significato di quanto Pietro disse ai suoi interlocutori presso il portico detto di Salomone dopo aver operato la guarigione dello storpio:

«Il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo servo Gesù, che voi avete consegnato e rinnegato di fronte a Pilato, mentre egli aveva deciso di liberarlo; voi invece avete rinnegato il Santo e il Giusto, e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino. Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti: noi ne siamo testimoni» (At 3,13-15).

Il Signore della storia non è l’uomo, fosse anche il più potente e il più ricco del pianeta. Il Signore della storia è solo l’Onnipotente Dio del Cielo e della terra. Lui è paziente e misericordioso e attende la conversione dei cuori, ma quando è tempo di intervenire, interviene e nessuno può fermare la sua mano.

Gesù è stato schernito, percosso, rifiutato, inchiodato su una croce, ucciso e sigillato in un sepolcro, ma al terzo giorno è risorto ed ora vive per sempre. I Sommi Sacerdoti, gli scribi, i farisei e tutto il Sinedrio pensavano di aver finalmente messo a tacere lo Spirito Santo che operava in Lui, ma la loro è stata solo un’illusione.

Il Vangelo è questo annuncio della lieta notizia: il peccato non può trionfare sulla grazia, né le tenebre possono soffocare la luce. Sulla storia infatti vigila il Padre celeste che ci ama di eterno amore e manda i suoi Angeli a soccorrere i suoi eletti che credono in lui e nel suo Figlio unigenito.

Con questa certezza nel cuore dobbiamo allora vivere le nostre giornate, annunciando la resurrezione di Gesù e divenendo in Cristo luce del mondo e sale della terra.

La nostra testimonianza, come quella degli Apostoli e dei Santi di ogni tempo, produce frutti abbondanti di conversione, perché nel mondo ci sono tante persone di buona volontà che attendono di conoscere la Parola della salvezza.

La certezza che la storia non è in mano degli uomini, ma di Dio, deve però anche donare speranza e pace a ciascuno di noi nei momenti di difficoltà.

Può capitare infatti, e capita a tutti, che come Gesù ci troviamo anche noi nel tempo della prova e sperimentiamo quanto sia impegnativo perseverare sino alla fine. I motivi possono essere tanti: i moderni scribi e farisei che “sono allergici” al Vangelo, il peso della nostra umanità che si fa sentire, gli imprevisti che a volte capitano e così via, ma nulla deve farci perdere la serenità. Noi sappiamo che non siamo soli. Con noi c’è Gesù, c’è la Vergine Maria, ci sono gli Angeli e ci sono i Santi e le Sante che sanno venire in nostro soccorso superando di gran lunga le nostre aspettative.

Ogni tempesta che si abbatte sul cristiano ha un tempo fissato. Può durare di più, può durare di meno, ma di certo non dura per sempre, perché Gesù sgrida i venti e placa la furia del mare affinché la nostra barca non affondi (cf. Mc 4,35-41).

A noi tocca alzare gli occhi al Cielo e confidare nell’amore di Dio che mai ci abbandona. Mai. Nel mezzo della tempesta non perdiamoci d’animo, ma sappiamo vedere in essa la mano amorevole di nostro Signore che aumenta la nostra fede e la rende invincibile.

Gesù ha sofferto molto e ha conosciuto la cattiveria dell’uomo, ma il male non ha avuto la meglio su di lui. Quella croce che agli occhi degli uomini sembrava una maledizione e una sconfitta, è stata lo strumento della Redenzione e al tempo stesso la scala che lo ha fatto salire in Cielo.

Coraggio allora! Anche noi come gli Apostoli diciamo a tutti che solo Gesù Risorto è il Signore della storia e che chi confida in lui non rimane deluso in eterno.

Ci accompagni nel nostro cammino la Vergine Maria, nostra Madre e Regina, e ci prenda per mano oggi e sempre.

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