Il primo dono: la Chiesa Cattolica – I Domenica di Avvento (A)

Il primo dono: la Chiesa Cattolica – I Domenica di Avvento (A)

In questo nuovo Anno liturgico che inizia rifletteremo insieme sui tanti doni che ci sono stati fatti da nostro Signore e che lui continua ad elargire verso ciascuno di noi nella sua benevolenza. Sono doni preziosi che tocca a noi accogliere e custodire. Da essi infatti dipende la nostra salvezza e la nostra piena realizzazione.

La fede in fondo è da leggersi in questa luce, in quanto essa è risposta generosa e grata al grande amore che Dio ha per noi: “eterna è la sua misericordia e il suo amore è per sempre” (cf. Sal 118).

Il primo grande dono che Gesù ci ha fatto e che noi accogliere e custodire nel cuore è la Chiesa.

Non una Chiesa qualsiasi, ma la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Solo essa è garantita dalla sua Parola: «E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli» (Mt 16,18-19).

Se vogliamo camminare verso il compimento della storia di cui si parla nella Liturgia della prima Domenica di Avvento e non rischiare di perderci nelle tenebre infernali, dobbiamo amare la Chiesa e lasciare che sia essa a custodirci, seguendo l’esempio dei Santi. Da soli ci facciamo un Vangelo a modo nostro, che segue le mode del tempo presente, che si adatta al peccato dell’uomo, che nulla ha a che vedere con il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo. Dalla luce passiamo alle tenebre. E non c’è scampo per nessuno!

La storia attesta questa verità. Tutti coloro che si sono separati dalla Chiesa cattolica hanno deviato, prima o poi, dalla retta via. Come il faraone d’Egitto sono stati travolti dalle acque del Mar Rosso e sono affogati nella loro superba presunzione. La falsità ha conquistato lentamente il loro cuore e alla retta fede si è andata sostituendo l’idolatria, seppure questa abbia assunto forme e modalità storiche diverse.

Costoro sono diventati scismatici, eretici o addirittura nemici dichiarati di Cristo. Hanno iniziato con la pretesa di volere migliorare la Chiesa mettendo in evidenza i peccati dei suoi figli – che purtroppo non mancano mai perché la Chiesa è sempre bisognosa di conversione – ma hanno finito con il rinnegare Gesù Maestro, la sua croce, il suo mistero, i suoi insegnamenti. I loro frutti non conformi al Vangelo attestano la loro stoltezza.

La tentazione, per tutti, è sempre accovacciata alla porta e pronta a balzare in piedi con la ferocia di un leone affamato. Satana sa che se una pecora si allontana dall’ovile della Chiesa, diventa vulnerabile e sua facile preda. Ecco perché sempre lui tenta i cristiani – ministri ordinati, laici e consacrati – perché dubitino della Chiesa, la vedano come una Istituzione semplicemente umana, senza Spirito Santo, passeggera, obsoleta per i tempi moderni, e incapace di condurre l’uomo sulla via della verità. Li tenta mostrando loro il marcio della Chiesa e nascondendo la santità che invece è sempre presente in essa.

Le tentazioni che mettono in cattiva luce la Chiesa sono innumerevoli, oggi più che mai. E un ruolo particolare giocano in tal senso i Social e i mass-media in genere, che rendono assai difficile un sano discernimento in nome di una comunicazione intessuta di pensieri velenosi e falsi. Oggi più che mai non si riflette in modo serio su ciò che concerne le verità di fede. Si ripetono frasi senza comprenderne appieno il significato e si diventa alleati, ignari o consapevoli, del principe di questo mondo che vuole discreditare la Chiesa, la sua gerarchia, il suo divino Fondatore e tutto il Vangelo.

Per celebrare un Avvento di grazia dobbiamo convincerci con tutte le forze che Gesù ha mantenuto, mantiene e manterrà sempre la sua promessa.

Lui permette che la Chiesa cattolica attraversi periodi delicati e anche bui. Ma il suo occhio è sempre vigile, e al momento opportuno Egli interviene con la sua mano onnipotente per salvare la sua Sposa. Le vie sono misteriose. I tempi nessuno li conosce. Ma è così: Lui interviene, perché non può permettere che l’umanità si perda. Per tale motivo custodisce la Chiesa e le indica sempre la soluzione giusta perché essa risorga e riprenda con più vigore la sua missione.

L’Avvento deve rafforzare la nostra fede nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica e ravvivare il nostro amore per lei. Deve spingerci a difenderla nella sua verità, pur non giustificando mai il male che i suoi figli commettono, chiunque essi siano, perché il male mai va giustificato.

L’Avvento deve creare in noi una certezza: se rimaniamo nell’Arca della Chiesa, il diluvio del male, che sempre si abbatte sull’umanità, non ci travolgerà. Le acque della falsità non ci inghiottiranno, perché il Signore ci avvolgerà con la sua luce e noi vivremo per annunciare a tutti che “eterna è la sua misericordia” (cf. Sal 118).

La Vergine Maria, Madre della Chiesa, aumenti la nostra fede e non permetta che nel nostro cuore entri la falsità che è madre di ogni idolatria.

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