L’Annunciazione a Maria

L’Annunciazione a Maria

Il Padre celeste ha su ciascuno di noi un meraviglioso progetto di vita, verità, salvezza, amore. Lui ci ha pensati sin dall’eternità per un particolare fine e in funzione di questo fine ci ha creati perché noi possiamo realizzarci in pienezza e vivere sereni. È nostro dovere – oltre che indice di grande saggezza – scoprire questo progetto e viverlo fino in fondo.

Il cristiano non può farsi da se stesso, né vivere senza alcun riferimento a Dio e alla sua Parola. Egli infatti è creatura assai miope e deve imparare ogni giorno a camminare lasciandosi illuminare dalla luce di sapienza che promana dal cuore del suo Creatore se non vuole cadere nelle infinite trappole che il serpente antico pone dinanzi ai suoi passi. Il cristiano deve imitare la sua Madre celeste, la Vergine Maria, che in tutto e sempre ha fatto la volontà di Dio: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». La sua disponibilità è somma. Il suo sì perfetto. La sua povertà in spirito piena. La sua libertà dalle cose del mondo straordinaria. Maria è la serva del Signore che ascolta e obbedisce prontamente.

Ella insegna a tutti noi che il progetto del Padre celeste si conosce per rivelazione, attraverso la via dell’ascolto e dell’umiltà. Come lei anche il cristiano deve partire dalla Parola di Dio e non dalle sue immaginazioni. La Parola fu recata alla Fanciulla di Nazareth dall’Angelo Gabriele, a noi è donata in via ordinaria dalla Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica. Ma la relazione con la Parola di Dio rimane uguale: nessuno di noi può ergersi al di sopra di essa perché essa non è Parola di uomo, bensì Parola di Dio.

Con la Parola rivelata dobbiamo avere un contatto quotidiano, leggerla personalmente, riflettere e imparare a meditarla giorno e notte. È necessario altresì frequentare un cammino sistematico di catechesi sotto la guida dei sacerdoti, ministri della Parola. La Parola di Dio infatti a volte è difficile da comprendere ed è normale che nascano dubbi circa il significato in essa contenuto. In sede di catechesi è bello chiedere lumi su ciò che non si è pienamente compreso. La catechesi fa sì che la Parola di Dio non sia interpretata male o fraintesa. Le conseguenze sarebbero assai nefaste. Formarsi è dovere del cristiano. Chi non si forma nella fede è responsabile della sua ignoranza e apre le porte del suo cuore alla tentazione che ci vuole devastare interiormente.

È necessario inoltre scegliere un santo sacerdote come propria guida spirituale che aiuti la singola anima ad attuare la Parola di Dio e la volontà di Dio nella propria particolare condizione esistenziale. Mai camminare da soli. Gabriele è l’Arcangelo che spiega il mistero alla Vergine Maria e così lei può dire il suo sì perfetto. Per certi versi Egli è immagine del sacerdote che è chiamato ad essere voce di Dio per il popolo a lui affidato e maestro nelle cose che riguardano il Regno dei cieli.

Questo perenne cammino di formazione e di ascolto deve tuttavia essere fatto sotto la potente assistenza dello Spirito Santo che è l’unico capace di condurre il cristiano alla verità tutta intera. Senza il suo aiuto tutto è vano e il cuore di Cristo, che è il cuore del Padre, rimane sigillato e impenetrabile.

Lo Spirito Santo va invocato con sincerità altrimenti Egli non agisce perché manca la nostra volontà e il nostro desiderio di conoscere e amare Gesù. Perché lo Spirito Santo parli a noi è necessario inoltre vivere nello stato di grazia. Il peccato insudicia la nostra anima ed è simile ad un muro di bronzo che ci impedisce anche solo di percepire il soffio dello Spirito Santo. Maria Santissima anche in questo è per noi Modello e Maestra. Ella è la «piena di grazia», l’Immacolata Concezione di Dio che mai il peccato ha potuto anche solo sfiorare. Lo Spirito Santo ha potuto operare in lei in pienezza, senza incontrare alcun ostacolo e facendone la sua Sposa e la Madre del Figlio dell’Altissimo.

Fin quando non ingaggeremo una lotta quotidiana e diuturna con il peccato che milita nelle nostre membra saremo sempre lontani dalla vera sapienza. I nostri occhi saranno incapaci di vedere l’opera che Dio vuole compiere in noi e sciuperemo le nostre giornate rincorrendo le false chimere partorite dalla nostra mente. Maria Santissima ci insegna che sapienza e peccato non possono camminare insieme. L’una esclude l’altro. Tocca a noi convincercene e vivere di conseguenza.

Ella ci aiuti con la sua potente intercessione e schiacci per noi e con noi la testa dell’astuto nemico dell’uomo, il serpente antico.

Domande di riflessione:

Quanto tempo dedico alla lettura personale della Parola di Dio? Partecipo con attenzione alla Santa Messa domenicale? Frequento un corso di Catechesi con assiduità e impegno? Ho un padre spirituale che mi aiuta nel cammino della fede? Sono povero in spirito? Sono obbediente a Dio? Vivo nello stato di grazia? Quali sono le tentazioni più frequenti? Credo fermamente che posso vincere il peccato? Cosa faccio per vincerlo?