Abramo, amico di Dio

Abramo, amico di Dio

Abramo è un personaggio particolare nella storia della salvezza. Egli è stato scelto dal Signore e ha risposto con generosità alla chiamata, senza tergiversare, tanto che è divenuto per tutti “padre nella fede”.

La vita di Abramo non è stata facile. Il Signore è stato assai esigente con lui. Gli ha chiesto prima di lasciare tutto per mettersi in cammino verso la Terra che lui gli avrebbe indicato. Lo ha fatto aspettare lunghi anni dopo avergli promesso un figlio, e poi gli ha chiesto di offrire Isacco sul monte.

Ma Abramo non ha dubitato dell’amore di Dio. Si è rivestito di grande umiltà e ha accolto ogni parola uscita dalla bocca del suo Signore.

Abramo non si fermato. Ha iniziato il cammino ed ha perseverato sino alla fine. Ha superato prove, momenti difficili, incomprensioni con persone a lui care, ha seppellito la sua amata Sara, ma non si è mai scoraggiato, non si è tirato indietro.

Tutto ha fatto con pazienza e amore. Tutto ha fatto perché sapeva che il suo Signore non lo avrebbe deluso, perché il Signore non delude mai quanti confidano in lui.

Abramo è stato anche uomo di pace. Quando tra lui e Lot potevano esserci guerre fratricide per motivi di interesse, chiamò il nipote tanto amato e gli disse: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra» (Gn 13,8-9).

Il suo cuore libero da ogni attaccamento alle cose della terra gli permise di non fare il male a nessuno. Questa grande libertà, che nasceva dalla sua fede forte nella provvidenza celeste, ne ha fatto un esempio per tutti noi, che spesso ci bisticciamo per un nulla.

Da Abramo dobbiamo tutti imparare molto.

Dobbiamo imparare ad essere “cercatori appassionati” della volontà di Dio, gente capace di mettere da parte i propri pensieri per fare quanto il Signore chiede. Che ci serve guadagnare il mondo intero e poi perdere la nostra anima? Che ci serve avere tutto l’oro del mondo se poi nudi torneremo alla terra? Che ci serve avere gloria umana in abbondanza se poi perdiamo la gloria celeste?

Abramo è uomo saggio che ci insegna cosa conta veramente. Lui non aveva grilli per la testa. Non rincorreva il superfluo e l’effimero.

Si è lasciato sempre guidare dal suo Signore, con lui ha stipulato l’Alleanza di amore e l’ha sempre rispettata, ha consegnato se stesso al suo Amico celeste.

Quanto sarebbe bello se ogni cristiano potesse dirsi amico di Gesù come lo è stato Abramo! Gesù ha piacere di poter dialogare con noi, di svelarci i segreti del suo cuore, di renderci partecipi della storia della salvezza, ma per farlo ha bisogno della nostra fede, del nostro amore sincero, della nostra totale disponibilità.

Come Abramo dobbiamo lasciarci avvolgere dal mistero che Dio vuole realizzare con noi. Senza paura, e sperando contro ogni speranza, perché alla fine il Signore trionferà, se avremo fede.

Imitiamo Abramo, e saremo anche noi, come lui, strumenti di salvezza per il mondo intero. Non pensiamo che la nostra risposta al Signore che ci chiama non abbia valore. Ne ha, e quanto! Per noi, per uno solo di noi che crede veramente l’Onnipotente può cambiare il corso della storia.

Che la Vergine Maria, Donna dalla fede invincibile che ha amato sino all’inverosimile, ci sostenga e interceda per noi affiinché siamo amici del suo Figlio e testimoni del suo amore.