Qual è la vera grandezza della Vergine Maria nella storia della salvezza? È la sua totale e incondizionata disponibilità a lasciarsi plasmare, guidare ed educare dallo Spirito Santo. È il suo non opporre alcuna resistenza all’azione della grazia. È il suo essere sempre, in ogni singolo istante, vittoriosa sul serpente antico che avrebbe voluto separarla da Dio per deturpare la sua celeste bellezza.
Maria Santissima è grande per il suo “Eccomi”, il suo farsi serva del Signore senza paura e senza alcuna esitazione (cf. Lc 1,38). E si badi che questo le è costato, e non poco.
Qualcuno potrebbe pensare che tutto doveva andare così e non poteva essere altrimenti. Lei era una predestinata, una creatura speciale, e non avrebbe potuto ribellarsi alla volontà di Dio. Nulla di più falso!
Predestinazione non significa costrizione. Significa invito, progetto eterno del Padre celeste sulla persona umana, sapiente percorso di vita disegnato dal Dito onnipotente di Dio sulla pergamena di un cuore.
Se il Signore che ci ha “creati a sua immagine e somiglianza” (cf. Gn 1,26-27) si dimenticasse del nostro libero arbitrio, anche solo per un istante, o ci costringesse a fare la sua volontà, andrebbe contro se stesso e commetterebbe un grave atto di ingiustizia. Ci impedirebbe di amare, perché l’amore è scelta del cuore, consapevole e libera, dono volontario di sé nella rottura di ogni possibile condizionamento.
La Vergine Maria è grande presso Dio e presso gli uomini perché in ogni istante ha deciso di consegnare se stessa all’Amore eterno, divenendo così il Capolavoro più perfetto dello Spirito Santo. Ella ha vissuto la più grande umiltà. Ha risposto in pienezza alla chiamata venuta dall’Alto. Ha compiuto la missione ricevuta senza nulla aggiungere e nulla togliere.
Tutto ciò è avvenuto in Lei per grazia e per volontà, e può avvenire in ciascuno di noi – seppure secondo vocazioni, carismi e ministeri assai differenti – se come Lei anche noi abbiamo fede nella Parola del Signore e a Lui ci consegniamo senza paura.
La vocazione alla santità è anche per noi, nessuno escluso. La differenza non è in Dio, bensì nel nostro cuore che può dire “sì” oppure “no” al suo amore che salva e redime.
In questa luce dobbiamo leggere e interpretare le parole dell’Apostolo Paolo nello stupendo Inno agli Efesini che risuonerà in ogni Chiesa in questa seconda Domenica d’Avvento, che coincide con la Solennità dell’Immacolata Concezione:
«Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato» (Ef 1,3-6).
Anche noi, come la Vergine Maria, siamo stati scelti dal Padre celeste sin dall’eternità, prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità, quali suoi figli adottivi in Cristo per manifestare al mondo, nel corso dei secoli, lo splendore della sua grazia che rifulge nella vita di coloro che edificano la loro casa sulla roccia del Vangelo (cf. Mt 7,24-27).
Siamo stati scelti. Tocca a ciascuno, al di là di ogni delega o giustificazione, pronunciare il proprio “Eccomi”, con coraggio e generosità.
Se vogliamo, possiamo. Il Signore provvederà a non farci mancare tutto ciò di cui abbiamo bisogno affinché la sua volontà si compia in noi, sempre e dovunque. Sia a Nazareth sia a Gerusalemme. Nella gioia e nel dolore. Nella capanna di Betlemme e sul monte Calvario, su un giaciglio di paglia o con la corona di spine sul capo e i chiodi che trafiggono mani e piedi.
Quanto si è compiuto alla perfezione nella Vergine Maria si può compiere in noi e per noi.
Sia questa la nostra fede. Sia questa la nostra speranza. Sia questa la nostra carità, da donare in Cristo, nello Spirito Santo, al Padre celeste per la salvezza di tanti uomini e donne che attendono da noi la fulgida testimonianza di una vita cristiana autentica, intessuta di amore vero.
L’Immacolata, Madre di Dio e Madre nostra, interceda per ciascuno e ci renda capaci di rispondere pienamente alle attese che il Figlio suo ha su di noi.
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