I Domenica Avvento (C) – Crescere e sovrabbondare nell’amore

I Domenica Avvento (C) – Crescere e sovrabbondare nell’amore

La vita cristiana è dinamismo verso la perfezione in Cristo. È risposta quotidiana alla vocazione che ognuno porta scritta nelle profondità del proprio essere per creazione, e che richiede di non rimanere quelli che si è, bensì di crescere per diventare alberi robusti capaci di portare molto frutto (cf. Mt 13,31-32).

Sentirsi arrivati, essere sazi di conoscenza, smettere di impegnarsi per acquisire le sante virtù ed estirpare ogni vizio, presumere di essere già salvi dicendo che Gesù è morto ed è risorto e questo basta, equivale a imboccare la via larga e spaziosa della perdizione (cf. Mt 7,13). Equivale a condannarsi ad un’esistenza infelice e quanto mai misera, che non è quella che Dio vuole per noi sin dall’eternità.

Bisogna che ciascuno di noi rifletta seriamente su quanto afferma San Paolo, rivolgendosi ai Tessalonicesi, in questa prima Domenica di Avvento, al fine di cogliere nelle sue parole ciò che lo Spirito Santo vuole comunicarci oggi, in questo nostro tempo, per il nostro più grande bene:

«Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi» (1 Ts 3,12-13).

La crescita a cui siamo chiamati mira alla sovrabbondanza nell’amore vicendevole e verso tutti, cioè alla capacità di prendersi a cuore la vita degli altri come Dio stesso ha fatto, fa e farà nei riguardi dell’uomo. È crescita che punta in alto, non si risparmia in nulla, dà il meglio di sé. È la stessa crescita che fu di Gesù, “in sapienza, età e grazia” per tutti i giorni della propria vita, fin sul Calvario, prima di consegnare il proprio spirito al Padre celeste.

Essa non è conquista dell’uomo che confida nelle sue forze, ma sinergia tra la grazia di Dio e la buona volontà, che diventa preghiera fiduciosa e costante. È dono di Dio, che lentamente ci plasma con la sapienza che lo contraddistingue e che trova in noi perfetta disponibilità e collaborazione.

Tale crescita dona stabilità al nostro cuore troppo spesso “ballerino” e vinto da amori disordinati. È fonte di pace esistenziale. Ci rende irreprensibili nella santità e perciò sempre mossi dallo Spirito Santo, unico Regista dell’amore vero.

Tale crescita rende belle le nostre giornate, inietta nelle nostre vene la gioia di vivere, ci libera dalla monotonia che uccide, ci fa gustare la bellezza di scoprirci ricchi di potenzialità da sviluppare, ci fa andare a riposare sereni e appagati quando viene la sera.

O cresciamo giorno per giorno oppure saremo sempre chiusi nel guscio del nostro egocentrismo, che ci rende tristi e insoddisfatti. O cresciamo giorno per giorno oppure ci sentiremo inutili a Dio e agli uomini, dimenticando che ognuno di noi è assai prezioso nella storia della salvezza.

Crescere non è facile, perché richiede impegno e abnegazione, ma è via mirabile per essere felici e aiutare gli altri ad esserlo, e prima ancora è condizione necessaria per essere pronti, quando il Signore verrà, a passare da questa vita a quella eterna.

Che la Vergine Maria ci aiuti in questo cammino di perfezione e ci ottenga la grazia di essere, come Lei, collaboratori entusiasti dello Spirito Santo.

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