La Chiesa vede in Maria Santissima “un segno di consolazione e di sicura speranza” poiché sa che Ella, in ogni istante della sua esistenza terrena, ha vinto il male tanto da schiacciare con il suo calcagno la testa del serpente antico.
Mai si è lasciata fuorviare dal compimento perfetto della volontà di Dio. Mai ha dubitato, neanche per un istante. Mai il suo cuore è stato di altri se non del Dio onnipotente e santo che ha “rivolto il suo sguardo sull’umiltà della sua serva e ha fatto in Lei grandi cose”. Maria è la Vergine fedele, la Fortezza inespugnabile, la Dimora consacrata a Dio. In Lei lo Spirito Santo ha agito con potenza infinita, ne ha fatta la piena di grazia, la sua mistica Sposa, il suo Tempio santo.
Maria ci consola perché contemplando la sua vita sappiamo che è possibile vincere il male, sempre e comunque. Non dobbiamo perciò temere. Non dobbiamo scoraggiarci. Non dobbiamo pensare che siamo destinati ad essere sconfitti dal principe delle tenebre e dai suoi alleati. Dobbiamo imitare Maria Santissima e lasciare che lo Spirito Santo guidi i nostri passi e fortifichi la nostra volontà giorno per giorno nel compimento del bene. La fede di Maria deve essere la nostra fede, il suo amore il nostro amore, la sua speranza la nostra speranza. Con il suo aiuto è possibile dire “sì” al Signore e consegnargli tutta intera la vita perché ne faccia un dono di salvezza per l’umanità.
Con la sua Assunzione in Cielo in anima e corpo Maria Santissima è divenuta pienamente partecipe della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Non solo la sua anima gode della vita beata in Paradiso, ma anche il suo corpo reso, dall’onnipotenza di Dio, spirituale, immortale, incorruttibile e glorioso. La morte non ha potere sulla Fanciulla di Nazareth che non ha conosciuto la corruzione del sepolcro.
Il fatto che la Madonna sia stata assunta in Cielo in anima e corpo deve farci comprendere che la salvezza è salvezza integrale, di tutto l’uomo. L’anima va ricolmata di grazia, santificata, rivestita di luce. Il corpo deve essere purificato, liberato dai vizi, custodito nella più alta moralità. Questo accade nella misura in cui il cristiano intraprende un serio cammino di ascesi attraverso cui l’anima si immerge sempre più in Dio e il corpo pian piano diventa lo strumento attraverso cui la persona umana “salva e converte” nella visibilità e concretezza della vita quotidiana.
L’ascesi è necessaria anche se impegnativa e spesso dolorosa. Essa fa sì che anima e corpo si lascino muovere dallo Spirito Santo senza alcun ostacolo e/o tentennamento. L’ascesi in fondo è educazione del corpo alle virtù, in particolare alla sobrietà, alla purezza, all’essenzialità, alla piena sottomissione all’anima che deve essere governata a sua volta dalla volontà di Dio. È triste che tanti cristiani oggi vivano senza alcun cammino di ascesi, dimenticandosi dell’anima e lasciandosi governare dalle passioni ingannatrici che si radicano nel corpo.
Sapere che la Madre della Redenzione è Assunta in Cielo in anima e corpo deve accendere nel nostro cuore il desiderio vivo di poter un giorno contemplare la sua bellezza “faccia a faccia” e gioire insieme agli Angeli e ai Santi che le fanno corona. Significa cioè vivere su questa terra ma per giungere un giorno in Paradiso, nostra Patria beata. La vita nel tempo diventa così un pellegrinaggio, una realtà transitoria, addirittura un esilio che si spera passi presto.
Non è facile avere una tale prospettiva esistenziale. Spesso gli affanni di tutti i giorni soffocano il desiderio di eternità e le ricchezze materiali disturbano e confondono i pensieri della mente e del cuore. Non di rado sono proprio i cristiani che vivono non per il Cielo ma per la terra. La concupiscenza e la cupidigia conquistano i cuori e si fanno guerre fratricide per un pugno di mosche. Le parole di Gesù sono quanto mai attuali: «Non accumulate per voi tesori sulla terra…accumulate invece per voi tesori in cielo…Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Mt 6,19-21). Se il nostro tesoro è sulla terra significa che la nostra fede è quanto mai difettosa e la nostra speranza illusoria e vana.
Domande di riflessione:
In che senso Maria SS. è per noi “segno di consolazione e di sicura speranza”? In che senso la salvezza dell’uomo è salvezza integrale? Perché è importante l’ascesi? Che cos’è l’ascesi? Cresci ogni giorno nelle sante virtù? Quali virtù devi acquisire in particolare? Dov’è il tuo tesoro?