La persecuzione è parte essenziale della vita cristiana. Potremmo dire che è fisiologica, perché le tenebre sempre odiano la luce e vorrebbero spegnerla, soffocarla, estinguerla per sempre. Le parole di Gesù sono chiare e non lasciano spazio a dubbi:
«Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita» (Lc 21,12-19).
Non solo si perseguitano i discepoli del Signore con mezzi illeciti, violenti, quali possono essere la falsa testimonianza, la minaccia e le percosse; si fa in modo anche che la guerra contro di loro sia legale. È questo in fondo che anche oggi si cerca di fare tutte le volte che quanto è contrario alla legge del Signore – da notare, del Signore e non del discepolo che ne è un araldo – viene proclamato un vero e proprio delitto.
Per intenderci, oggi non si cerca forse di legalizzare l’omicidio nelle sue forme più subdole quali possono essere l’aborto, l’eutanasia e il suicidio assistito? Non si legifera rendendo lecite visioni della famiglia che non lo sono nel progetto di Dio? Non si difendono “presunti diritti” che non hanno alcun fondamento veritativo?
Chi annuncia il Vangelo nella sua interezza viene considerato un nemico della civiltà e del progresso, uno che va messo in minoranza, perché il suo pensiero non deve andare avanti, deve essere cancellato dalle coscienze.
È questa la storia e dobbiamo essere realisti.
Tuttavia nel Vangelo di oggi vi è qualcosa di molto importante che va messo nel cuore: Gesù ci promette la sua vicinanza costante, il suo sostegno, la sua assistenza. Ci promette che la luce diraderà le tenebre e il male sarà sconfitto, se noi crederemo in lui e non cadremo dalla fede.
Le espressioni sono chiare, tocca a noi ricordarle nei momenti difficili e su di esse fondare le nostre scelte, la nostra perseveranza. Vediamole brevemente una per una.
“Nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto”: non è cosa da poco. Gesù ci garantisce di proteggerci con la sua luce dalla testa ai piedi. Un capello è invisibile ad occhio umano quando cade, ma non lo è ai suoi occhi. Lui vede tutto e interviene nel momento del pericolo. Non permetterà che ci perdiamo e ci sosterrà con la sua grazia. Ogni nostra sofferenza sarà fiume fecondo di redenzione.
“Avrete allora occasione di dare testimonianza”: è questo che ci deve rincuorare. La persecuzione non è vana. La sapienza divina saprà trasformala in un’occasione per amare, per indicare anche ai peccatori più spietati la via della conversione e della salvezza. E molti si salveranno per la nostra testimonianza. È questa una visione di fede sublime che dobbiamo fare nostra.
“Io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere”: non dobbiamo temere di non riuscire a rendere testimonianza. Non ci devono fare paura gli insulti, le percosse, il fatto che la nostra vita è appesa ad un filo. Non dobbiamo neanche pensare a cosa diremo in quel momento, perché sarà lo Spirito Santo a parlare attraverso di noi. È questa una grazia particolare che Gesù concederà in un momento particolare a coloro che vogliono essere suoi testimoni.
È vero, la persecuzione è difficile da accettare. Ma non dimentichiamo queste promesse di Gesù. Vedere solo la sofferenza della persecuzione e tralasciare il frutto che essa produce, cioè la nostra salvezza e quella di molti altri, è cadere in tentazione. Satana è astuto e vuole offuscare la nostra vista per insinuare nel nostro cuore il dubbio, l’insicurezza, la paura affinché abbandoniamo il campo di battaglia e lasciamo che le tenebre trionfino.
Dobbiamo credere in Cristo e fare qualsiasi cosa ci dica. Egli non ci deluderà. Il mondo vedrà la luce del Vangelo risplendere attraverso di noi e noi vedremo la luce eterna che mai tramonta.
Ci aiuti la Vergine Maria, Regina dei martiri, che ha conosciuto la persecuzione e ha vinto il mondo con la sua fede, la sua carità, la sua incrollabile speranza.
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